January 27, 2015

Batteria Toshiba Tecra A9

Prevista una crescita record per le soluzioni enterprise e i servizi Costano troppo e non hanno elementi distintivi. Questa l’accusa che grava in capo alla nuova categoria di computer portatili. Per ora il boom è rimandato: nel 2012 impatteranno solo sul 20% delle vendite totali di notebook e gli europei, secondo i dati raccolti da Digitimes, continuano a preferire i notebook tradizionali da 15 pollici.Lo dicono tutti, e a ragion veduta: quest’anno sarà l’anno degli ultrabook (oltre che dei tablet). L’ultima edizione del Consumer Electronics Show è stata in tal senso sintomatica e ha dato un chiaro segnale circa le prospettive dell’industria dei computer.

A Las Vegas sono sfilati in passerella molte delle novità - a firma delle varie Acer, Asus, Lenovo e via dicendo – che vedremo invadere il mercato nei prossimi mesi.
Se Intel, che ha fortemente voluto questa "nuova” categoria di portatili, hasicuramentefatto un ottimo lavoro (spalla a spalla con i produttori) dal punto di vista progettuale ed ingegneristico – gli ultrabook sono belli da vedere e vantano in molti casi anche ragguardevoli specifiche tecniche, oltre che parametri molto interessanti in fatto di efficienza energetica – rimangono allo stato attuale vari dubbi sulla reale valenza di questi prodotti in ottica mercato. E le perplessità sono sostanzialmente legate al fattore economico, al prezzo di vendita insomma.

La maggior parte dei modelli visti finora in commercio non sono scesi infatti sotto la soglia dei 1000 dollari/1000 euro, un costo giudicato essere eccessivo per prodotti inferiori sotto il profilo prestazionale (processore, grafica) ai classici notebook e che si scontrano inevitabilmente con la presenza dei tablet. Device diversi fin che vogliamo ma oggi ancora molto più a buon mercato.

La speranza – per gli utenti e soprattutto per i vendor di Pc – è che si rivelino esatte le stime degli addetti ai lavori, che predicono per gli ultrabook un taglio dei listini nell’ordine del 20-30% già a partire dal mese prossimo. In concomitanza, fanno notare i bene informati, con il lancio dellanuovapiattaforma Ivy Bridge di Intel, che "obbligherà” necessarie revisioni al ribasso dei prezzi dei modelli già a scaffale dando un robusto impulso alla domanda dei nuovi ultraportatili. Proprio in virtù dei successi appena riscossi i manager di Asus hanno calcolato le previsioni di vendita per il prossimo anno, che prevedono la produzione e la vendita di almeno 14,7 milioni di notebook e di 4,8 milioni di netbook, un mercato che l'azienda non intende abbandonare, ma che ha ridimensionato sensibilmente in seguito al crollo dei fatturati.

Complessivamente il produttore si aspetta di vendere 19,3 milioni di unità onnicomprensive di netbook e notebook, che secondo i dati in possesso di Asus equivarrebbero a superare Dell, che nella classifica dei produttori mondiali di notebook occupa la terza posizione.Nel corso della riunione del 5 dicembre la dirigenza di Asus ha fissato anche gli obiettivi nel settore delle schede madri: dopo averne vendute 23 milioni nel 2011, intende accrescere il volume di un ulteriore 5% per passare a una produzione e vendita di 24,5-25 milioni di unità. Nel 2011 Asus ha già incrementato a sufficienza il gap con il concorrente diretto Gigabyte, quindi per il 2012 si aspetta solo di alzare i margini lordi.

Lenovo ha scalzato Delle dalla seconda posizione nella classifica mondiale delle vendite di computer – 13,9% contro 12,5% le rispettive quote di mercato - e ha quindi accorciato il gap che la separa da Hewlett Packard, che si conferma ancora una volta regina di questo segmento con una share del 18%.

A dirlo i dati di ricerca Ihs iSuppli (pubblicate in anteprima da Digitimes), secondo cui Lenovo ha spedito da luglio a settembre 12,5 milioni di unità, con una crescita del 14,5% rispetto al secondo trimestre di quest’anno e del 24,8% rispetto allo stesso periodo di un anno fa. La domanda di computer è salita a oltre 90 milioni di unità, in salita del 5,5% dal secondo quarter e del 2,6% anno su anno.

Il produttore cinese, fanno notate gli analisti, deve molto dei suoi brillanti risultati all’exploit di consegne sul mercato locale e in misura minore a quelle in Giappone (dove fa leva su una joint venture con Nec) e Germania (con il marchio Medion, acquisito in giugno). Lenovo ha quindi approfittato del momento no di Acer, le cui vendite (migliori rispetto a quelle del secondo trimestre) sono scese del 20,9% nel raffronto anno su anno, e di fatto si è accaparrata la fetta di domanda (circa 2,5 milioni di computer) lasciata per strada dall’aziendataiwanese.

Nel mirino di Lenovo c’è quindi ora Hp, che sembra per il momento inavvicinabile nonostante nel terzo trimestre abbia conosciuto un incremento in volumi solo del 5,9%, per complessivi 16,3 milioni di pc venduti. Degne di nota, infine, le prestazioni di Asus, Apple e Samsung, rispettivamente quinta, settima e ottava in classifica (al sesto posto c’è Toshiba): per tutte e tre il salto in avanti di venduto rispetto al terzo trimestre è stato del 27% per le prime due e del 36% per il chaebol coreano Gli ultrabook scenderanno di prezzo, è poco ma sicuro. A ipotecare la garanzia che i nuovi ultrasottili di Intel costeranno meno ci ha pensato Intel, che ha deciso di erogare un sussidio di cento dollari per ciascun ultrabook prodotto, per consentire ai produttori di abbassare i prezzi senza rimetterci di tasca loro.

Grazie a questa iniziativa gli ultrabook di Acer, Asus e Toshiba costeranno meno di mille dollari entro la fine dell'anno, e saranno ulteriormente convenienti nel primo trimestre del 2012, quando ci saranno sconti compresi fra il 5 e il 10 percento. Sulla scia di queste considerazioni il presidente di Acer Jim Wong ha spiegato che gli ultrabook Aspire il prossimo anno avranno quotazioni comprese fra 799 e 899 dollari, ma la svolta interessante ci sarà nel 2013, quando scivoleranno ai minimi storici con 499 dollari.Nonostantegli sforzi per realizzare prodotti di qualità, tutti si sono ormai rassegnati all'evidenza, ossia al fatto che il successo degli ultrabook passa per il prezzo, perché gli utenti non sono disposti a pagare le cifre che i "fanboy" spendono per il MacBook Air.

Riguardo ai costi è particolarmente interessante il conteggio del prezzo dei componenti pubblicato dal Digitimes, secondo cui per assemblare un ultrabook da 13 pollici con SSD ci vorrebbero 690 dollari. Di questi la CPU ha un costo compreso fra 175 e 200 dollari, l'SSD da 128 GB costa fra 140 e 150 dollari, mentre lo schermo sarebbe il componente a buon mercato: circa 50 dollari. A questo "conto della serva" vanno poi aggiunti costi di marketing e distribuzione (circa 150 dollari) e un guadagno di altri cento dollari per l'OEM.

Il contributo finanziario di Intel sarà ufficialmente erogato per condividere i costi di marketing, anche se di fatto ci saranno conti meno salati per i rifornimenti delle CPU. La sostanza è comunque che Acer, Asus e Toshiba continueranno a guadagnare come oggi, i clienti pagheranno fino al 10% in meno e Intel ci rimetterà probabilmente una montagna di quattrini. Per l'ultimo trimestre del 2011 era programmata una produzione di 300 mila unità: se anche nel primo trimestre del 2012 il quantitativo dovesse rimanere invariato, Intel dovrebbe pagare di tasca sua più o meno 30 milioni di dollari. Per comprare i nuovi notebook, però, sarà meglio aspettare dopo Natale, quando l'incentivo di Intel avrà effetto.

La tabella che illustra l'escalation del successo degli ultrabook nella visione di iSuppli indica una crescita delle vendite del 10 per cento anno su anno dal 2011 al 2015, con un passaggio da zero al 40 per cento e oltre nel giro di quattro anni. Un andamento che pare francamente un po' troppo regolare, in un mercato che è fortemente influenzato dalla crisi del settore PC e dalla carenza ciclica di alcuni dei componenti (oggi si tratta dei dischi fissi per via dell'alluvione in Tahilandia).

Del resto persino la stessa Intel non era così convinta delle previsioni rialziste sulle vendite degli ultrabook che erano state fatte negli ultimi mesi. A dirla lunga sono i dati di vendita, che parlano di consegne per un terzo di quanto era stato preventivato, e prodotti in arrivo che potrebbero dare battaglia ai nuovi portatili, uno su tutti il Kindle Fire di Amazon. Infatti, oltre a proporsi come concorrenti eletti del MacBook Air, gli ultrabook devono fronteggiare l'agguerrita concorrenza dei tablet, che hanno già spazzato via i netbook.

E' invece condivisibile l'osservazione degli analisti riguardo a Windows 8 e alfattoche il nuovo sistema operativo di Microsoft favorirà le vendite degli ultrabook. Storicamente l'annuncio di una nuova piattaforma da parte dell'azienda di Redmond ha fatto da propulsore alle vendite dei PC. Inoltre, Windows 8 dovrebbe avere un'interfaccia touchscreen avanzata e dovrebbe offrire una migliore gestione energetica, più adatta al concetto di ultraportatile.

HP ha annunciato ufficialmente il Folio 13 Ultrabook, un prodotto conforme al progetto di Intel che si pone in diretta concorrenza con i modelli già in commercio di Acer, Asus e Toshiba. La configurazione prevede un display da 13 pollici, SSD da 128 GB e nove ore di autonomia. La quotazione di 899,99 dollari lo rende un pericoloso concorrente per i modelli di Asus, Acer, Lenovo e Toshiba. A differenza di questi ultimi, pedrò HP indirizza il suo prodotto al settore professionale, dato che è possibile installare opzionalmente un chip TPM. Le opzioni contemplano anche una configurazione di profilo più basso, con processore Core i3 a 1,4 GHz. Fra le caratteristiche interessanti ci sono la tastiera retroilluminata con tasti a isola e la batteria da 6 celle, che insieme alla tecnologia HP CoolSense dovrebbe garantire un'autonomia dichiarata di 9 ore. La connettività prevede l'uscita video HDMI, lapresaEthernet, una USB 2.0 e una USB 3.0, un lettore di schede di memoria e una presa jack combinata per microfono/cuffia. Manca la tradizionale VGA.

Posted by: traumvondir at 04:07 AM | No Comments | Add Comment
Post contains 1790 words, total size 16 kb.




What colour is a green orange?




25kb generated in CPU 0.0069, elapsed 0.0499 seconds.
35 queries taking 0.045 seconds, 60 records returned.
Powered by Minx 1.1.6c-pink.