February 25, 2015

Batteria Sony VGP-BPL9

Secondo Panasonic, che nonostante la presenza della funzionalità telefonica preferisce chiamare questi dispositivi "tablet", i due prodotti sono in grado di resistere a cadute sul cemento da un'altezza di tre metri, a temperature estreme (da -20 a 60 gradi) e ovviamente a polvere e acqua (possono essere immersi fino a una profondità di un metro e mezzo per trenta minuti). Il che li rende ideali per l'impiego in settori come i trasporti, la logistica, i servizi di pronto intervento o l'aviazione.Il cuore dei due smartphone è un processore Qualcomm Quad Core Snapdragon, mentre lo schermo Hd (1.270 per 820 punti) rinforzato multi-touch capacitivo a dieci dita è leggibile alla luce del sole e anti-riflesso, oltre a essere in grado di funzionare anche con i guanti. Per permettere l’utilizzo "single touch" anche in caso di pioggia battente è dotato di funzionalità di rilevamento della pioggia. La batteria da ben 6.200 milliampère garantisce 14 ore di utilizzo continuo e può essere ricaricata al 50 per cento in circa un'ora, mentre la funzionalità "hot swap" consente di sostituire la batteria scarica senza spegnere il dispositivo. La durata in stand-by è di circa mille ore, in conversazione di circa 23.

I due dispositivi sono dotati di fotocamera posteriore da otto megapixel con flash Led e fotocamera frontale da 1,3 megapixel. A richiesta sono disponibili configurazioni con lettore di codice a barre. Lte, Wi-Fi 802.11ac, Nfc, Gps e Bluetooth fanno parte delle dotazioni standard, così come una porta microUsb. Per garantire una conversazione ottimale, i dispositivi sono dotati di tre microfoni con sistema di cancellazione del rumore e di due speaker frontali che raggiungono un volume massimo di ben 100 dB, garantendo un audio ottimo anche in luoghi particolarmente rumorosi.

La memoria da 32 gigabyte è espandibile tramite schede microSd. Il Panasonic Toughpad FZ-X1 (Android) è disponibile a partire da 1.385 euro Iva esclusa, mentre il Panasonic Toughpad FZ-E1 (Windows Embedded 8.1 Handheld) sarà disponibile a partire da novembre a 1.428 euro, sempre Iva esclusa.

La rivoluzione dei server, secondo Hp, è iniziata. Con la presentazione dei ProLiant battezzati Gen9 l’attenzione della società si è spostata dall’aspetto puramente tecnologico a una visione più olistica, che passa dall’efficienza complessiva dei sistemi in termini di potenza, velocità, semplicità e sicurezza. La parola d’ordine con cui HP definisce il tutto è "compute”, il concetto per cui bisogna partire dall’infrastruttura e non dal server per accompagnare efficacemente la tendenza verso gli ambienti definiti dal software e pronti per il cloud. L’obiettivo da perseguire, realizzabile tramite HP OneView, è quello di gestire insieme server, storage, networking e servizi riducendo al complessità.

I nuovi prodotti Gen9 della famiglia ProLiant comprendono un modello Tower, quattro sistemi rack, un server blade e due sistemi Apollo. Le tecnologie di punta adottate da HP per la nuova gamma vedono memorie Ddr4, tecnologie di caching e schede di rete a venti gigabit per secondo. Complessivamente, secondo Hp, le prestazioni aumentano fino al 40 per cento rispetto alla precedente generazione di prodotti. La filosofia che ha guidato il colosso statunitense nella realizzazione dei ProLiant Gen9 è quella di avere la giusta capacità di calcolo per ogni carico di lavoro, al costo "giusto” e in qualsiasi momento.

Lo sforzo di Hp nella progettazione dei ProLiant Gen9 ha quindi richiesto un cambio di mentalità notevole. "Cloud, sicurezza, mobilità e Big Data sono i quattro pilastri su cui si basa l’approccio di Hp,” spiega Iain Stephen, vice president & general manager, HP Servers Emea. "La mobilità in particolare è importante, perché i dispositivi utilizzati dagli utenti guidano le scelte tecnologiche che vanno fatte a monte. E le esigenze continuano a crescere. Entro il 2020 parliamo di trenta miliardi di dispositivi, 40 trilioni di gigabyte e dieci milioni di app mobili rivolte a un potenziale di otto miliardi di persone.”

Legare indissolubilmente il computer al sistema operativo scelto da produttore infatti "risponderebbe nella sostanza, ad una politica commerciale finalizzata alla diffusione forzosa di quest'ultimo nella grande distribuzione dell'hardware". Il sig. Pieraccioli dovrà quindi restituire la licenza, a fronte di un rimborso pari a 140 euro.HP ha annunciato l'intenzione di acquisire Eucalyptus Software, una startup specializzata nella produzione di software open source per la creazione di cloud privati e ibridi. L'acquisizione non è ancora stata comunicata formalmente ma trova conferma in diversi fonti. Per quanto riguarda la spesa che HP dovrà sostenere non sono ancora trapelate cifre, ma voci vicine all'azienda riferiscono di una somma inferiore a 100 milioni di dollari.

Schneider Electric e HP uniscono le forze per risolvere un problema che affligge i responsabili del buon funzionamento dei data center: spesso le piattaforme di Dcmi (Data Center Infrastructure Management) e quelle per la di gestione dei servizi It (Itsm) operano in modo isolato, richiedendo di appoggiarsi a team di lavoro diversi e aumentando la possibilità di conflitti di risorse che possono essere lunghi e costosi. I due vendor mirano a superare questo ostacolo integrando le funzionalità dei rispettivi software gestionali, dedicati all’It e alle facility dei centri dati.

Adesso la soluzione Dcim di Schneider Electric, StruxureWare for Data Center, è in grado di interagire e comunicare in profondità con Universal Configuration Management Database (Ucmdb) di HP, e questo permette ai responsabili dei centri dati una gestione più semplice e coerente delle risorse, l'It da un lato e le facility dall’altro.

"Oggi i responsabili dei data center si trovano a dover gestire l’It e le facility con una serie di strumenti ‘a silos’, che non comunicano fra loro e che ostacolano il percorso verso la semplificazione delle operazioni, l’efficienza e la riduzione dei costi”, ha commentato Soeren Jensen, vice presidente della divisione Enterprise management e software di Schneider Electric. "Con questa collaborazione con HP vogliamo offrire un approccio olistico alla gestione degli asset e dei processi di business oltre che dei carichi di lavoro It, colmando il divario fra It e facilitiy, e dare ai fornitori di servizi It la visibilità sui dati e la comprensione di cui hanno bisogno per gestire la propria infrastruttura a un livello ottimale”.

Avaya e HP annunciano un accordo pluriennale con il quale offriranno comunicazioni unificate, basate su cloud e tecnologia per contact center, e soluzioni di gestione dedicati alle imprese.Nel mix di competenze HP metterà in campo l'esperienza nella fornitura di servizi, Avaya invece punterà sul suo portfolio, con l'obiettivo di ottenere una delle soluzioni più avanzate del settore che includerà applicazioni mobili, software, e networking per le Comunicazioni Unificate e la gestione della Customer Experience.HP ES rivenderà "as-a-Service" le soluzioni e Avaya avrà a disposizione un pubblico ancora più ampio. Avaya inoltre metterà a disposizione i suoi prodotti di comunicazione e collaborazione di punta sul mercato, per aiutare HP a migliorare l'efficienza e le prestazioni delle sue operazioni di contact center.

Come parte dell'accordo HP includerà un trasferimento limitato di dipendenti e collaboratori di Avaya nella propria divisione. L'esperienza complessiva del cliente invece rimarrà di competenza di Avaya mentre HP amplificherà l'impiego di APCS estendendo i servizi a più clienti e in più mercati."Le aziende sono sempre più alla ricerca di modelli alternativi per la distribuzione e la gestione di tecnologie all'avanguardia per comunicazione e collaborazione. L'accordo con HP è la strada giusta al momento giusto per affrontare velocemente quella che è già una delle aree a maggior tasso di crescita del nostro business. Attraverso il nostro rapporto a lungo termine, condividiamo già molti clienti. Ci aspettiamo che crescano in modo significativo con questo nuovo modello, sostenendo l’ambiente di collaborazione a livello mondiale" ha commentato Pierre-Paul Allard, SVP Worldwide Sales and President Global Field Operations di Avaya, che conclude: "questo accordo rafforza l'impegno di HP nel mercato della mobilità e del lavoro e contribuirà a far crescere la presenza di HP nel settore end-user. Stiamo inoltre investendo nelle competenze di Avaya per migliorare la nostra infrastruttura di contact center e per implementare in modo significativo i servizi di business process e la gestione del customer engagement. La partnership con Avaya sostiene la più ampia visione di HP che punta a un New Style dell'IT".

La Consumer Product Safety Commission statunitense ha comunicato che HP sta ritirando circa 6 milioni di cavi di alimentazione in seguito a segnalazioni di fusione o carbonizzazione. Di questi circa 5,6 milioni sono stati ritirati negli Stati Uniti, che si aggiungono ai 446.700 in Canada.I cavi di alimentazione incriminati (CA LS-15) sono stati prodotti in Cina e distribuiti in abbinamento ai notebook Compaq HP, mini notebook e accessori per docking station."I clienti dovrebbero interrompere immediatamente l'utilizzo dei cavi, scollegarli dai propri dispositivi e contattare Hewlett-Packard per ordinare una sostituzione gratuita", indica la nota.

Gli accessori difettosi sono stati venduti in negozi di elettronica e rivenditori on-line da settembre 2010 a giugno 2012. Anche HP Italia è stata allertata e il programma di sostituzione gratuita quindi riguarda anche gli utenti italiani: controllate sul sito di supporto ufficiale se il vostro cavo è a rischio e in caso affermativo seguite la procedura per la richiesta di sostituzione.HP ha registrato un leggero incremento del fatturato nel secondo trimestre grazie alla vendita di Pc. Il fatturato è cresciuto dell'1% attestandosi a 27,6 miliardi di dollari nel trimestre che si è concluso il 31 luglio. È stata la prima volta in 3 anni che il fatturato dell'azienda ha registrato una crescita rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

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Batteria Sony VGP-BPS13/S

La semplificazione ed evoluzione del data center è uno dei temi tecnologici più caldi, che tocca da vicino i fornitori di hardware, di soluzioni di networking e di cloud. Da un nuovo accordo fra Dell, Emerson, HP e Intel è nato RedFish, una specifica per il system management che mira a migliorare la scalabilità, a espandere l’accesso e l’analisi dei dati, nonché la gestione remota.Tale specifica, attualmente in fase di sviluppo, agirà dunque sui tre fronti della sicurezza, della scalabilità e delle funzionalità dei centri dati, e sarà adattabile a una moltitudine di utenti finale e applicazioni, dagli operatori di data center alle console gestionali usate dalle aziende. In parole ancor più semplici, RedFish sarà progettato per migliorare la scalabilità, potenziare l’accesso e l’analisi dei dati, abbattere i costi e abilitare funzioni di gestione remota, salvaguardando allo stesso tempo tutti i requisiti di sicurezza.

A detta dei quattro colossi It coinvolti nel progetto, il "pesciolino rosso” è uno dei più completi standard industriali mai creati dal lancio della Intelligent Platform Management Interface, nel lontano 1998. "Benché sia la più prolifica fra le specifiche di gestione dei server”, si legge sul sito dedicato a RedFish, "la Ipmi è stata introdotta più di dieci anni fa, in un’era in cui i server erano amministrati da controller a 8-bit”, e oggi non può più tenere testa ad ambienti complessi. RedFish si propone dunque come "un’evoluzione dell’Ipmi in grado di superare i suoi limiti in modi nuovi e semplici”.Tra i principi fondanti di RedFish c’è l’interoperabilità fra le piattaforme server, il che significa che gli amministratori di data center potranno parlare un unico linguaggio a prescindere dalle singole tecnologie usate, e dunque potranno essere più produttivi.

Dal punto di vista dell’affermazione sul mercato, l’iter prevede diversi passaggi. Dell, Emerson, HP e Intel stanno attualmente collaborando con diversi organismi e associazioni che si occupano di standard industriali, con l’obiettivo di accelerare il processo di sviluppo di RedFish. Una volta terminata questa fase, la specifica verrà trasmessa alla Distributed Management Task Force per l’approvazione, e solo dopo verrà resa disponibile.Dalla scrivania, da casa o mentre si è in viaggio, per tutte le esigenze di elevata potenza di calcolo e di elaborazione grafica da oggi sono a disposizione le nuove workstation Hp della linea Z. Una gamma presentata dall’azienda statunitense come "la più potente ed espandibile” della sua offerta, e che si presta ad ambiti di impiego che vanno dalla creazione video, al design grafico, alla progettazione Cad, alla fotografia all’industria manifatturiera, alla finanza e ad altri settori industriali.

Due i form factor proposti, ovvero le versioni desktop HP Z840, Z640 e Z440, equipaggiate con processori Intel Xeon, e i portatili ZBook 15 G2 e 17 G2, con processori Intel Core i5 e i7 di ultima generazione e con schede grafiche professionali Nvidia Quadro e Amd FirePro. Diverse le caratteristiche comuni a tutti questi modelli, a cominciare dalla loro espandibilità, cioè dalla possibilità di aggiungere memoria e potenza di calcolo in base alle proprie esigenze. Lo chassis, fra l’altro, è facilmente smontabile e non contiene cavi a vista.

I sistemi desktop si caratterizzano per la presenza di memorie Ddr4 e di un Bios di sistema riprogettato per consentire prestazioni più eleate e maggiore sicurezza. Dispongono, inoltre, di interfaccia Thunderbolt per la trasmissione rapida dei dati e tecnologie proprietarie HP Z Turbo Drive (per eliminare i colli di bottiglia nella memorizzazione dei dati), HP Performance Advisor (per il monitoraggio di sistema) e HP Remote Graphics Software (per la collaborazione remota in applicazioni ad alto contenuto grafico). Il sistema operativo a bordo è Windows 7 o 8.1, ma è anche possibile installarvi distribuzioni di Linux, fra cui Ubuntu. Altro dettaglio da evidenziare è la presenza di una porta per la ricarica di dispositivi mobili.

HP Z840 è una workstation a doppio processore che può essere configurata sfruttando dieci alloggiamenti di espansione e 16 slot di memoria, e che può arrivare a 36 core di calcolo e 2 TB di memoria. Subito al di sotto, nella scala di prezzo e performance, si colloca HP Z640, sistema che può anch’esso arrivare a 36 core e che si distingue per un ingombro più ridotto e per la particolare silenziosità; rispetto al modello predecessore Z620nil numero di core è stato incrementato del 50%, la memoria del 30%. La terza opzione è HP Z440, che mantiene il formato mini-tower, con chassis accessibile senza utensili, del modello prevedente (Z420) raddoppiando però la disponibilità di memoria.

Anche per i nuovi portatili ZBook HP ha progettato uno chassis facilmente smontabile (aprendo uno sportello si possono rimuovere e inserire dischi rigidi) e ha incluso l’opzione del Thunderbolt 2 e della tecnologia Z Turbo Drive per sveltire i trasferimenti e il salvataggio dei dati. HP ZBook 15 G2 e 17 GS, seconde generazioni degli analoghi modelli da 15 e da 17 pollici, possono entrambi arrivare a 32 GB di memoria Ddr3 e a 2,2 TB di storage. Come opzione, la workstation più grande può utilizzare un display HP DreamColor ad alta definizione, particolarmente utile per chi lavora con l’immagine poiché garantisce una visualizzazione del colore costante in tutto il flusso di attività.

Le workstation HP Z440, Z640 e Z840 saranno disponibili in Italia dalla metà di novembre, mentre i portatili ZBook 15 G2 e ZBook 17 G2 arriveranno alla fine di ottobre.Per le necessità di stampa quotidiane dei piccoli o medi uffici, in cui si richiedano velocità e qualità ma anche attenzione ai costi, HP ha progettato due modelli che vanno ad ampliare la sua gamma di periferiche a getto d’inchiostro: Officejet Pro 6830 e-All-in-One e Officejet Pro 6230 ePrinter. Come suggerito dal nome, si tratta in un caso di un dispositivo multifunzione e nell’altro di una stampante, ma la filosofia di fondo è in entrambi i casi quella di offrire un prodotto dalle dimensioni compatte e dai costi contenuti.

Per costi si intende sia il prezzo di vendita della periferica, sia il calcolo dei consumi legato alla longevità degli inchiostri e al dispendio energetico. HP assicura che, in base a test eseguiti internamente, queste Officejet Pro producono risultati di qualità comparabile a quella di stampanti laser della stessa categoria (con prezzi inferiori ai 400 dollari), ma con un costo per pagina che a seconda delle impostazioni di output e della carta utilizzata può essere fino al 50% più basso.Tra gli elementi che contribuiscono a questo risultato rientrano l’opzione fronte/retro automatico e la certificazione Energy Star per la Officejet Pro 6830 e-All-in-One, la quale utilizza il 50% di energia in meno rispetto alle stampanti laser a colori.

Questo modello (159 euro, Iva inclusa) svolge anche funzioni di copia, scansione e invio/ricezione di fax, è dotata di interfacce Usb, Ethernet e WiFi e può gestire un volume di lavoro che va (questi i parametri raccomandati) dai 200 agli 800 documenti stampati mensilmente. La risoluzione arriva a 600x1200 dpi sia in modalità a colori, sia in nero, mentre la velocità arriva rispettivamente a 18 e a 10 pagine per minuto per il risultato a risoluzione massima, oppure a 29 e 24 ppm con l’opzione "bozza”.La Officejet Pro 6230 ePrinter (79 euro) presenta analoghe caratteristiche di velocità, qualità di stampa e carico di lavoro gestibile mensilmente, a fronte di dimensioni più compatte e dell’assenza delle funzioni di fax, scanner e fotocopiatrice.

"HP è attivamente impegnata a fornire alle piccole e medie imprese soluzioni di stampa economiche ed efficaci” , ha commentato Mark Quiroz, vice president Current business management della divisione Inkjet and Printing Solutions. "Con l'aggiunta della HP Officejet Pro 6830 e della HP Officejet 6230 nella gamma a getto d'inchiostro rivolta alle Pmi, HP offre alle piccole e medie imprese un’ampia gamma di opzioni per stampare facilmente e in modo economico rendendo più efficienti i flussi di lavoro”.

La modesta crescita proviene interamente dal settore Pc, tuttavia non è detto che tale tendenza sia destinata a continuare. HP infatti sta beneficiando della transizione da XP a Windows 7/8 ma tale passaggio è destinato a concludersi nei prossimi trimestri.Comunque sia le vendite della divisione Personal Systems Group sono salite del 12% nel trimestre in esame chiudendo a 8,7 miliardi di dollari, quasi tutti provenienti dal settore business.Anche la divisione Enterprise ha registrato una crescita con un incremento delle vendite del 2% pari a 6,9 miliardi di dollari. Al contrario il fatturato della divisione Print ha perso il 4% così come quello della divisione Services and Software.Nonostante tutto HP ha ottenuto risultati migliori rispetto a quanto previsto dagli analisti, che avevano messo in preventivo una perdita dell'1%. I ricavi dell'ultimo trimestre sono stati di 985 milioni di dollari, pari al 29% in meno dello stesso periodo dello scorso anno in parte dovuti ai costi di ristrutturazione.

L'operazione dovrebbe chiudersi nel quarto trimestre fiscale, ed andrà a rafforzare la gamma di servizi cloud offerti dall'azienda. Novità anche dal punto di vista manageriale: una volta completato il passaggio di proprietà infatti Marten Mickos (attuale CEO di Eucalyptus) diventerà il nuovo direttore generale della divisione HP Cloud Business e risponderà direttamente al presidente Meg Whitman.

Il passaggio di proprietà si colloca in un contesto di forte espansione dei servizi business dell'azienda, necessari per fronteggiare la pressante domanda di soluzioni cloud da parte dei clienti. Un patrimonio ormai divenuto indispensabile per non perdere quote di mercato.Uno dei problemi principali degli smartphone sta nella loro fragilità: una caduta o un colpo fortuito portano spesso a danni come la rottura dello schermo. Panasonic, azienda già nota per i suoi portatili super-resistenti, ha così deciso di offrire due dispositivi da cinque pollici nati per l'uso in condizioni estreme. Il Toughpad FZ-E1 è basato sul sistema operativo Windows Embedded 8.1 Handheld, mentre il Toughpad FZ-X1 utilizza il più diffuso Android 4.4.2.

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February 21, 2015

Batteria Compaq Presario A900

La famiglia vPro è caratterizzata da una tecnologia di gestione cosiddetta out-of-band, che Intel implementa in moltissimi prodotti come unità a stato solido, schede di rete, tecnologie WiFi, Cpu e così via, e che commercia sotto il nome di Active Management Technology (Amt). Una soluzione che fornisce ai professionisti strumenti per la gestione dell’It da remoto, funzionanti però a livello hardware: i computer così possono essere "visitati” anche da spenti. Una caratteristica molto utile, per esempio, in caso di smarrimento di un dispositivo, i cui dati possono essere cancellati da remoto per non comprometterne la segretezza.

Con la serie vPro si possono sfruttare anche altre potenzialità brevettate dall’azienda di Santa Clara, come la Trusted Execution Technology (Txt), che opera su Trusted Platform Module (Tpm) per proteggere un dispositivo da attacchi che possono avvenire a livello macchina. Inoltre, con i suoi nuovi processori, Intel vuole allargare la tecnologia relativa al docking e ai display senza fili. Il Pro Wireless Display consente di collegarsi senza utilizzare cavi con gli schermi compatibili, mentre la nuova base di Intel connette in automatico i sistemi a monitor, tastiere, mouse e altri accessori Usb, sempre in modalità wireless.

Il docking di Intel sfrutta quattro canali 802.11ad a 60 GHz di frequenza, con un’ampiezza di banda dichiarata di 7 GB per secondo e supporta due monitor e Usb 3.0. Tutte le informazioni trasmesse dalla base ai dispositivi sono protetti con una codifica hardware Aes da 128 bit. L’implementazione della tecnologia è interessante perché avviene a livello hardware, invece che a livello del sistema operativo. Questa differenza consente di attivare funzionalità semplici ma molto comode: per esempio, una volta stabilita la connessione con la docking station, la chiusura del coperchio del portatile non comporterà l’attivazione automatica della sospensione.

"Il nostro obiettivo è permettere a tutti gli utenti di lavorare meglio, semplificando le sfide crescenti del mercato odierno”, afferma Tom Garrison, vice presidente e general manager di Intel Business Client Platforms. "Con i nuovi dispositivi basati sulla quinta generazione dei processori Intel Core vPro puntiamo a trasformare l’esperienza lavorativa dei nostri clienti, aiutandoli a operare virtualmente da qualsiasi luogo, senza l’ingombro e il peso dei cavi”.Il 2015 sarà l’anno della battaglia di Hp e Dell contro i server "white-box” di provenienza taiwanese. Le due società stanno cercando, infatti, di riconquistare terreno nei confronti dei filosofi del "do it yourself” in salsa asiatica, in grado di proporre soluzioni senza logo a costi inferiori. Una modalità operativa, quella del Diy, che sta facendo proseliti anche tra nomi grossi come Google e Amazon. Secondo non meglio dettagliate fonti del DigiTimes, la strategia delle due aziende statunitensi quest’anno le aiuterà a recuperare terreno nei confronti dei concorrenti asiatici, la cui aggressiva politica di prezzo assottiglierà sempre più i margini di profitto.

Hp, per tentare di risollevare un settore di mercato da tempo in crisi, la scorsa primavera ha avviato una collaborazione con la cinese Foxconn Electronics, parte del gruppo Hon Hai Precision Industry. L’obiettivo è offrire prodotti competitivi in Nord America, soprattutto dal punto di vista economico. Dell, dal canto suo, guarda ancora agli Stati Uniti e ha recentemente annunciato una partnership con la piattaforma di cloud computing di Microsoft, mirata ad aiutare le aziende a realizzare data center su nuvole private.

Quella nel settore server è dunque una competizione che non accenna a placarsi d'intensità. Secondo la fonte citata da DigiTimes, nei prossimi mesi le mosse di Hp e Dell avranno un impatto non trascurabile sulle società di Taiwan, già infiacchite da un calo dell’utile lordo. Nuovi nomi, inoltre, entreranno nella competizione.In base ai dati di Gartner e di Idc, a metà dello scorso anno Hp si è confermata il primo fornitore di server su scala mondiale. E già qualche mese fa un analista di Gartner, Errol Rasit, ricordava (in un’intervista a Computer Business Review) che "la principale sfida, per Hp, è capire come competere con i vendor asiatici emergenti, in particolare cinesi, come Huawei e Lenovo, ma anche da produttori di Taiwan come Quanta, di cui recentemente si è parlato per via di sistemi customizzati venduti a Facebook e ad altre aziende”. Nel secondo trimestre del 2014, a detta di Idc, Ibm era posizionato come secondo vendor in termini di fatturato derivante dalle vendite di server (2,97 miliardi di dollari), mentre Dell era terzo in base al giro d’affari e secondo in base al numero di sistemi commercializzati.

Hp punta sul "wire-free computing” e sulle dimensioni per due nuovi modelli di tablet di fascia alta. Il primo, l’Elite X2 1011 G1, è basato su Windows 8.1 e ha uno schermo da 11,6 pollici. Può trasformarsi in un laptop semplicemente collegandovi una tastiera. La novità è che il nuovo X2 permette di addentrarsi nel mondo del computing senza fili. In opzione, infatti, è possibile avere la Hp WiGig Enterprise Wireless Docking Station. Strumento per ora indispensabile, progettato per collegare senza fili il portatile alle periferiche (monitor esterno compreso) e necessario fino a quando la nuova tecnologia non verrà integrata in modo completo nei tablet.

Intel è da tempo al lavoro sullo standard WiGig, primo passo verso una vera realizzazione del wire-free computing, ma la strada da percorrere per un’implementazione effettiva di questo concetto, che comprenda ad esempio anche la ricarica della batteria, è ancora molta. Il nuovo ibrido targato Hp monta un processore Intel Core M, un drive di archiviazione a stato solido con capienza fino a 512 GB e 8 GB di Dram Ddr3. Il peso non è indifferente: messo sulla bilancia l’Elite X2 fa registrare 870 grammi. Un valore che numericamente si avvicina di poco al costo: 899 dollari.

Sulle modalità di erogazione dei servizi il vendor non ha fornito dettagli, sottolineando però come quello proposto sia un approccio personalizzato sulle esigenze di ciascuna azienda, mirato ad armonizzare le nuove soluzioni con le tecnologie esistenti e con gli specifici obiettivi di business di ciascun cliente. All’interno di Hp lavorano oltre 10mila dipendenti con competenze sui prodotti Oracle.
Il "vecchio” computer da scrivania non è stato del tutto soppiantato dai notebook sempre più potenti, né si è evoluto totalmente negli all-in-one con schermo touch. Hp ha appena rilanciato la sua idea di computer fisso con Pavilion Mini Desktop, un mini-Pc caratterizzato da dimensioni davvero contenute, con 5,2 centimetri di spessore e un e peso di appena 0,73 chili, e da un’estetica piacevole. Con questo oggetto l’azienda di Meg Whitman punta a ridare linfa a una categoria di prodotto un po’ dimenticata negli ultimi anni e spopolata di novità. fatta eccezione per il Mac Mini di Apple. E punta dichiaratamente a interessare un pubblico di utenti domestici, consumatori di gaming e di contenuti in streaming, per quanto un sistema di questo tipo si adatti bene anche ai contesti dell'home office e dei piccoli uffici.

"Il Pc desktop tower continua ad essere un elemento fondamentale per la condivisione, la creazione di contenuti e l’intrattenimento in un ambiente domestico”, ha commentato Louis Perrin, director, consumer products, del gruppo Printing and Personal Systems Group Emea di Hp. "Pavilion Mini Desktop presenta tutti i vantaggi di un Pc desktop tradizionale in un formato che risulta attraente anche su una scrivania ed è di dimensioni abbastanza ridotte per essere posizionato anche nel mobile Tv”.

Hewlett-Packard ha annunciato un incremento degli esuberi: i licenziamenti saranno 55.000, cinquemila in più rispetto a quanto comunicato in precedenza. I tagli al personale crescono costantemente trimestre dopo trimestre da diverso tempo ormai e vanno collocati nell'ambito del piano di ristrutturazione pluriennale voluto dai vertici aziendali.La multinazionale sta cercando con fatica di adattarsi alle sfide che il mercato propone e nel tentativo di riorganizzare la struttura societaria e 50 mila dipendenti hanno già perso il posto di lavoro o stanno per perderlo. Nonostante ciò HP rimane uno dei principali datori di lavoro al mondo con più di 330 mila dipendenti a libro paga.La recente scissione societaria non contribuirà certamente a invertire la tendenza. L'attuale amministratore delegato Meg Whitman crede che HP non registrerà incrementi di fatturato durante l'anno fiscale 2015, ma mantiene il proposito di migliorare i risultati finanziari con la promessa di tornare a crescere entro il prossimo anno.

Il quadrante include un’area in cui rimane costantemente visibile l’ora, mentre tre pulsanti fisici consentono di controllare le notifiche per i messaggi di testo, di leggere le email, di consultare il meteo o il calendario. L’orologio è impermeabile fino a 5 atmosfere e, a detta di HP, assicura un’autonomia di circa una settimana.Ma la lista di nuovi prodotti Hp non finisce qui. L’azienda ha lanciato anche altri portatili rivolti sempre al mercato aziendale, senza disdegnare dispositivi entry level come il Pro Tablet 408 G1. Otto pollici adatti anche all’utilizzo con una mano singola, il 408 ha un cuore targato Intel Atom da 1,33 GHz ed è basato su Windows 8.1, con una memoria interna fino a 64 GB. Alcuni modelli sono già dotati di Office 365. L’ElitePad 1000 G2 "rugged” è stato invece progettato per condizioni di lavoro estreme. Resiste all’acqua e il suo schermo da 10,1 pollici si pulisce facilmente dalla polvere. Una singola carica di batteria dura fino a venti ore e integra un lettore di smart card con crittografia dati.

Il cloud basato su standard aperti fa un passo avanti con Hp. L’azienda ha appena annunciato la disponibilità generale di Helion OpenStack, una piattaforma di livello enterprise aperta, estendibile e con scalabilità orizzontale per la creazione, la gestione e l’utilizzo dei cloud ibridi. Per ora il servizio è disponibile soltanto nella versione "community edition”, ma nei prossimi mesi verrà rilasciata anche una versione commerciale rivolta al pubblico.Quest’ultima, a detta del senior vice president della divisione Cloud Products and Services di HP, Bill Hilf, potrà integrarsi con applicazioni e strumenti enterprise e potrà supportare hypervisor

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Batteria HP HSTNN-DB04

HP rinnova la gamma dei server Moonshot con una novità: per la prima volta, a bordo di uno dei modelli arrivano i processori Intel Xeon. La notizia segue di un mese quella dell’introduzione (anche questa una "prima”) di un processore Arm a 64-bit su un sistema Moonshot. Il primo server di HP con chip Intel Xeon è frutto di mesi di lavoro, in cui gli ingegneri dell’azienda statunitense hanno cercato di migliorare l’efficienza energetica dei server, così come il footprint.La società aveva già messo a disposizione una versione con processore Intel Atom a basso consumo, mentrecon il chip Xeon l’obiettivo è quello di accelerare le performance. Il modello in questione è il ProLiant M710: il server utilizza un processore Xeon quad-core (E3-1284L v3) con Gpu integrata. Come altri sistemi Moonshot, l'M710 è programmato per eseguire uno o due carichi di lavoro in modo efficiente, in questo caso le attività di application delivery e video transcoding, le quali beneficiano della GPU integrata.

HP ha lavorato con Citrix per utilizzare il software XenApp, il quale è in grado di eseguire lo streaming di applicazioni Office e di altri programmi. Per utilizzare i server M710, i clienti dovranno acquistare licenze per XenApp e per Windows Server 2012, il sistema operativo supportato. In ogni caso HP tutta la documentazione per agevolare la configurazione. Per la codifica video, invece, Moonshot può eseguire un software multimediale prodotto da Vantrix e Harmonic; secondo HP, le emittenti saranno in grado di offrire flussi video fino a 20 volte superiori rispetto a un rack server standard che occupa il medesimo spazio.

Come ribadito fin dal lancio del primo Moonshot, tra i punti di forza di questa linea c’è la riduzione dell’ingombro all’interno dei data center. Con alimentazione e raffreddamento condivisi e schede di interfaccia di rete e switche strettamente integrati, il ProLiant M710 ammassa 45 cartucce in un telaio da 4,3 unità rack.In questi giorni HP anche annunciato un secondo sistema Moonshot: l'M350. Questo modello rappresenta il sistema HP più denso e si rivolge agli hosting provider. Ogni cartuccia contiene quattro processori Atom C2730 a otto core, per un totale di 1.440 core in un unico telaio.

All'inizio di quest'anno HP aveva presentato i server M300 aspettandosi che i clienti li utilizzassero prevalentemente per i server Web. Alcuni di loro però hanno inserito l'intera Web stack, inclusi i Web server, il bilanciamento del carico e il database. Per questo HP offre in bundle l'OS Canonical Ubuntu, Juju e Charms. Un'altra possibile opzione è rappresentata da Linux Red Hat Enterprise, offerto a un prezzo speciale che l'azienda ha negoziato per l'uso su processori Atom.A causa di un avvio lento Moonshot ha faticato a decollare, HP si è mossa rapidamente per offrire sistemi in grado di garantire efficienza per differenti carichi di lavoro. L'azienda sostiene che Moonshot consumi fino al 90% di energia in meno e occupi l'80% di spazio in meno rispetto ai precedenti rack server. Il ProLiant M710 basato Xeon è già disponibile a partire da 55.147 dollari; il modello M300 parte invece da 48.937 dollari mentre l'M350 da 85.372 dollari. I prezzi includono 15 cartucce server, il telaio, un interruttore e tre alimentatori oltre a ulteriori componenti e software.

Un Pc, un proiettore e uno scanner 3D sintetizzati in un unico dispositivo: è l’innovazione che, secondo rumors, starebbe per fare la sua comparsa sul mercato con la firma di HP. Secondo quanto riporta Arik Hesseldahl di Recode, il primo computer con scanner tridimensionale e proiettore integrati si chiamerà Sprout e la multinazionale statunitense potrebbe svelarlo durante un evento in programma per la prossima settimana.Si tratterebbe, se la notizia sarà confermata, di un'innovazione che non solo fa evolvere il tradizionale concetto di Pc (già scardinato dagli all-in-one con schermo tattile e dai portatili trasformabili in tablet), ma che pensiona definitivamente quello di "periferica”. Sprout, secondo testimonianze oculari, si compone di tre elementi: un ampio display con schermo piatto (simile a quello della linea Pavilio Touchsmart), una superficie tattile tramite cui gestire le interazioni e un sistema che assembla un proiettore e uno scanner 3D.

Proprio questi due elementi permetterebbero di fare a meno della tastiera tradizionale: il sistema, infatti, può proiettare immagini e lettere sulla superficie piatta riproducendo una sorta di keyboard virtuale sensibile al tocco. Oltre che con le dita, si può utilizzare un pennino per editare immagini, per spostare elementi o addirittura per aggiungere dettagli all’oggetto che viene acquisito dallo scanner.Forse però l'aspetto più interessante di Sprout è lo scanner 3D: non appena viene effettuata una scansione l'utente può usufruire del rendering dell'oggetto in tre dimensioni e lavorarci sopra. La fonte afferma che al momento della presentazione il computer sarà basato su sistema operativo Windows, ma non è da escludere una futura compatibilità con Chrome OS.

Il nuovo modello utilizza il sistema operativo Windows 8.1 e processori Intel Core i5, e può essere configurato con 500 Gb o 1 TB di storage e un massimo di 4 GB di memoria Ram. Per la fruizione di contenuti multimediali, film, presentazioni o giochi si possono sfruttare il supporto per il doppio schermo con DisplayPort, le interfacce Hdmi e lo streaming. Per la connettività sono a disposizione sia il WiFi sia un’uscita Ethernet, e non mancano né il Bluetooth né quattro porte Usb.Proposto nel solo colore bianco, il Pavilion Mini Desktop di Hp sarà disponibile in Italia dal mese di febbraio, al costo di 349 euro, Iva inclusa, per la configurazione di base.

Chi pensava che il mondo dei monitor avesse ormai poco da dire dovrà ricredersi. L’ultimo annuncio di Hp riassume in colpo solo tutte le novità tecnologiche di questo settore, con display curvi, 5K e per la realtà virtuale. Partendo proprio da quest’ultimo ambito, spicca nella nuova offerta della società statunitense il modello Zvr Virtual Reality Display, un prodotto con diagonale da 23,6 pollici capace di visualizzare immagini tridimensionali (usando appositi occhiali 3D passivi) che possono essere manipolate in real time utilizzando la penna in dotazione. Quattro fotocamere montate sul bordo superiore dello schermo tengono sotto controllo i movimenti della testa identificando la direzione dello sguardo. In questo modo è possibile visualizzare gli oggetti tridimensionali con qualsiasi angolo di visione, come se fossero degli ologrammi. Il monitor Zvr sarà disponibile in primavera, ma il prezzo non è stato reso noto: il fatto che sia disponibile solo "su richiesta” non lascia presagire nulla di buono.

Come ribadito fin dal lancio del primo Moonshot, tra i punti di forza di questa linea c’è la riduzione dell’ingombro all’interno dei data center. Con alimentazione e raffreddamento condivisi e schede di interfaccia di rete e switche strettamente integrati, il ProLiant M710 ammassa 45 cartucce in un telaio da 4,3 unità rack.Il nuovo prodotto HP si rivolge alle imprese ma potrebbe anche raggiungere il mercato consumer (e home office) di fascia alta. Tutti gli occhi sono puntati dunque sull'evento del prossimo 29 ottobre, il quale peraltro è il primo programmato dopo l’annuncio della scissione societaria.

Neanche il tempo di far digerire ai lettori di mezzo mondo l’annuncio sotto forma di indiscrezione, ed è arrivata la conferma: Hp tenta la via della scissione, separando le sue attività – da un lato quelle più consumer, dall’altro quelle rivolte alle aziende – in due diverse società. Una, chiamata semplicemente Hp, si focalizzerà sul personal computer e sulle stampanti, mentre Hewlett-Packard Enterprise avrà in gestione i prodotti e servizi destinati alle aziende.

In questi giorni HP anche annunciato un secondo sistema Moonshot: l'M350. Questo modello rappresenta il sistema HP più denso e si rivolge agli hosting provider. Ogni cartuccia contiene quattro processori Atom C2730 a otto core, per un totale di 1.440 core in un unico telaio.All'inizio di quest'anno HP aveva presentato i server M300 aspettandosi che i clienti li utilizzassero prevalentemente per i server Web. Alcuni di loro però hanno inserito l'intera Web stack, inclusi i Web server, il bilanciamento del carico e il database. Per questo HP offre in bundle l'OS Canonical Ubuntu, Juju e Charms. Un'altra possibile opzione è rappresentata da Linux Red Hat Enterprise, offerto a un prezzo speciale che l'azienda ha negoziato per l'uso su processori Atom.

"I partner vogliono collaborare con il vendor con cui sia facile fare business”: Heather Murray, vice president, product marketing, HP Solutions Group di Tech Data, riassume in poche parole un concetto che trova conferma nelle ultime iniziative di Hewlett-Packard rivolte al canale. L’azienda ha annunciato una serie di strumenti nuovi o migliorati all’interno di Unison e di altre piattaforme di demand generation, ovvero quelle che permettono di stimolare la domanda di un prodotto o servizio, supportando sia le attività di marketing sia quelle di vendita. "La piattaforma HP Unison ha aiutato i nostri partner ad affrontare efficacemente tutti gli aspetti del ciclo di vendita, dallo sviluppo di piani di business congiunti con HP fino alla generazione di domanda e alla gestione dei corrispettivi”, testimonia la manager di Tech Data.

HP ha voluto assecondare un’esigenza emersa anche da una recente ricerca di Canalys: i partner considerano la gestione dei corrispettivi, la registrazione degli accordi e la lead generation tra i principali benefit di un programma di canale. Le novità e la semplificazione introdotte mirano proprio a questi obiettivi, cioè ad aiutare i partner ad ampliare il proprio business, a tracciare i corrispettivi e a sviluppare piani di business congiunti.

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February 14, 2015

Batteria Lenovo 0A36311

Il netbook più modaiolo della linea Asus si chiama Eee PC S101. Si tratta di una novità che vuole strizzare l'occhio al pubblico più esigente, almeno sotto il punto di vista estetico. Disponibile nei colori cioccolato, grafite e champagne, si distingue soprattutto per dimensioni contenute in 264 x 180,5 x 18/25 mm, e un peso complessivo di 1 kg.Insomma, anche in questo caso l'obiettivo è quello di puntare sulla portabilità. Senza lesinare però sul display, che in configurazione wide vanta una diagonale di 10,2 pollici, retro-illuminazione a LED, risoluzione di 1024 x 600 pixel e 256 mila colori.Peccato invece per la dotazione hardware, che rispecchia quella dell'Eee Pc 1000. La comunità di appassionati, infatti, si aspettava qualcosa di più rispetto al processore Intel Atom da 1,6 GHz, SSD da 64 GB, 1 GB di memoria RAM, supporto Wi-Fi e Bluetooth e webcam da 0,3 megapixel.

A Taiwan, dove è iniziata la distribuzione, sono disponibili tre versioni con SDD e sistema operativo diversi: Windows XP, SSD da 16 GB e SD da 16 GB (699 dollari); Linux e SSD da 32 GB (699 dollari); Linux e SSD da 64 GB (799 dollari). Disponibile inoltre per tutti gli acquirenti 20 GB di spazio online tramite il servizio EeeStorage.Per quanto riguarda la distribuzione in Italia, bisognerà aspettare novembre; il prezzo di listino sarà di circa 599 euro.I produttori di notebook hanno deciso di non puntare, almeno per il momento, sui lettori Blu-Ray. Non bisognerà quindi aspettarsi di trovare i drive di nuova generazione su tutti i nuovi portatili in uscita; di fatto saranno disponibili mediamente solo sui prodotti di fascia alta, dedicati al desktop replacement – e neanche tutti.

Secondo indiscrezioni le stesse Asus e Acer avrebbero deciso di sposare questa strategia. Le ultime ricerche indicano infatti che la particolare congiuntura economica sta congelando la diffusione dell'alta risoluzione. Insomma, le priorità sono ben altre.La battaglia nei prossimi mesi sarà combattuta soprattutto con i prezzi di listino, e negli ambiti che hanno a che vedere il design e le tecnologie adottate per i display.Technorati, il noto aggregatore di blog, ha appena reso disponibile il suo annuale report sulla blogsfera. State of the Blogosphere 2008 ha evidenziato come la crescita del numero dei blog e dei post sia ancora sostenuta: negli ultimi quattro mesi sono stati rilevati ben 7,4 milioni di blog di 66 paesi diversi, e quotidianamente si contano circa un milione di nuovi post.Le categorie di blogger individuate sono di tre tipi: personali, aziendali e professionali. Ovviamente l'obiettivo comune è quello della visibilità.

Tutti comunque utilizzano un unico sistema per rientrare delle "spese" di gestione: la pubblicità. I ricavi possono sfiorare anche i 75 mila dollari in alcuni casi, ma si tratta di blog capaci di un traffico di circa 100 mila visite mensili e particolarmente interessanti per gli inserzionisti.Interessante rilevare soprattutto che solo in Europa e Asia il numero degli uomini blogger è nettamente superiore (circa 73%) a quello delle donne; negli Stati Uniti i maschietti sono solo il 57%. L'età media è al di sopra dei 35 anni; solo in Asia la maggioranza sono tra i 18 e 34 anni.Mandriva ha deciso di rilanciare nel settore mini notebook con una nuova distro basata su Spring 2008. Mandriva Mini, più leggero del suo progenitore desktop, secondo i suoi sviluppatori consentirà tempi di caricamento di al massimo 40 secondi.

Google e IBM annunciano nuovi metodi di sviluppo software che consentiranno a studenti e ricercatori di affrontare le sfide delle applicazioni "Internet-Scale". L'obiettivo è aumentare la conoscenza dell'highly parallel computing da parte degli studenti di scienze informatiche, per affrontare le problematiche dell'informatica distribuita su larga scala - cloud computing.IBM e Google forniranno hardware, software e servizi per espandere gli orizzonti della ricerca, abbattere gli ostacoli che la comunità accademica incontra nell'analisi dei modelli emergenti di computing. L'investimento dei due colossi dovrebbe raggiungere i 30 milioni di dollari in due anni.

Interessante la scelta di Mandriva di consentire al piccolo sistema operativo di potersi esprimere al meglio con i processori Intel Atom. Non a caso supporterà funzioni avanzate come l'HyperThreading e lo SpeedStep, e sarà inoltre compatibile con dispositivi multimediali, supporti per la connettività e storage SSD. Anche l'interfaccia grafica pare essere stata studiata nei minimi dettagli, per rispondere alle esigenze di agilità dei piccoli portatili.Mandriva Mini, comunque, sarà distribuito esclusivamente ai produttori e OEM. Quindi non vi sarà alcuna possibilità per la comunità open source di testare il prodotto in altro modo. Mandriva ha confermato che in, abbinamento, saranno disponibili servizi di supporto, manutenzione e personalizzazione.La febbre da netbook ha contagiato anche Dell, che si appresta a commercializzare il nuovo Inspiron Mini 9. In qualità di ennesimo antagonista dell'Asus Eee Pc, il Mini 9 mostra un display a LED da 8,9 pollici e dimensioni contenute in 232 x 27,2/31,7 x 172 mm, per un peso complessivo di 1 kg.

La piattaforma hardware si basa sul classico processore Atom N270 a 1,6 GHz. Completano la dotazione un disco a stato solido (4, 8 o 16 GB), chipset grafico Intel Graphics Media Accelerator (GMA) 950, memoria RAM DDR2 (512 MB o 1 GB) e supporto Wi-Fi. Gli acquirenti poi possono scegliere se disporre della versione Windows XP o Ubuntu Linux 8.04. In optional i supporti Bluetooth e la webcam.Per quanto riguarda la commercializzazione è confermato il lancio in Italia per il prossimo ottobre. Il prezzo di listino iniziale sarà di 349 euro per la versione Linux e 399 euro per quella Windows.I giornalisti della stampa internazionale per, una strana forma di contrappasso dantesco, saranno condannati, durante le Olimpiadi, alla disinformazione. Nelle ultime ore ha creato non poco sconcerto la notizia che dalla monumentale sala stampa olimpica non è possibile accedere ai siti web cinesi di BBC, Deutsche Welle, Amnesty International e tante altre fonti.

La scoperta è avvenuta con il tentativo di accedere (paradossalmente) proprio al documento The Olympics countdown - broken promises redatto da Amnesty International. Un rapporto che indica con esattezza tutte le promesse disattese da questa edizione cinese."Tutto questo è preoccupante e indagheremo, ma comunque il nostro obiettivo è che i media possano raccontare le Olimpiadi come è successo nelle precedenti edizioni", ha dichiarato Kevan Gosper, rappresentante del Commissione Olimpica Internazionale. "Ho capito però che alcuni membri della commissione stanno negoziando con i cinesi, che intendono bloccare alcuni siti sensibili sulla base del fatto che non sono considerati correlati ai Giochi"."Gli utenti di Yahoo! ci hanno confermato che, data la popolarità a livello mondiale di Yahoo! Mail, crearsi l'indirizzo e-mail che hanno sempre voluto stava diventando una vera sfida. Quindi con l'aggiunta dei nuovi domini non solo forniamo agli utenti l'opportunità di scegliere l'identità preferita, ma estendiamo anche il potenziale pubblicitario di Yahoo! Mail grazie all'ampliamento del numero di utenti nel nostro network" afferma Lorenzo Montagna, Commercial Director Yahoo! Italia.

Il WiMAX 802.16e, la tecnologia wireless mobile più hype del momento, vanta almeno un difetto inconfessabile: le sue trasmittenti sono inefficienti. Per ogni milliwatt di enegia correlato alle onde radio diffuse, quasi nove ne vengono disperse in calore. Insomma, un potenziale disastro per l'autonomia delle batterie di smartphone, cellulari, nonché computer portatili.Giusto per comprendere la portata del problema è bene sapere che un amplificatore WiMAX - praticamente il trasmettitore che potenzia il segnale affinché sia possibile la ricezione da parte di una stazione - raggiunge un'efficienza compresa tra il 10% e il 20%. Un amplificatore 3G sfiora il 40/45%; uno GSM si avvicina al 55%. In pratica il WiMAX ha uno svantaggio di 5 a 1: con una potenza emessa di 250mW, lo spreco è di 2,5 Watt.

Se un Asus Eee PC disponesse quindi di un supporto WiMAX, per inefficienza, sprecherebbe 7/8 Watt – un terzo della batteria.Come risolvere il problema, allora? Nessuno lo sa ancora, almeno considerando questo attuale standard. A breve termine gli unici interventi possibili non potranno che ridurre il raggio di copertura del segnale, le performance velocistiche di trasferimento dati e la qualità dei dispositivi stessi.La colpa della mancanza di opzioni pare sia strettamente correlata all'OFDM (Orthogonal Frequency Division Multiplexing), ovvero la specifica modulazione adottata. Un'opzione che lo standard LTE ha deciso di evitare per non incorrere nei medesimi problemi in fase di uplink.

L'Università di Washington è stata la prima ad aderire all'iniziativa; altre università, tra cui la Carnegie-Mellon University, il Massachusetts Institute of Technology (MIT), la Stanford University, l'Università di Berkeley e l'Università del Maryland, parteciperanno al pilota del progetto."Google è soddisfatta della partnership instaurata con IBM per fornire risorse a studenti e ricercatori nelle sfide odierne dello sviluppo computazionale" dice Eric Schmidt, CEO di Google. "È essenziale che gli studenti e i ricercatori siano dotati degli strumenti giusti per gestire i sistemi di computing odierni e affrontare in maniera innovativa i problemi emergenti".

La prima beta della tanto attesa Ubuntu Gutsy Gibbon 7.10 è stata rilasciata ieri, 27 Settembre 2007 ed al suo interno ci sono già tutte le novità che caratterizzeranno anche la versione finale, il cui rilascio è previsto per la fine di Ottobre. TuxJournal ha pubblicato una "Screenshots Gallery" mostra nel dettaglio tutte le principali novità della distribuzione che ha contribuito a cambiare, e rendere più user-friendly, l'universo GNU/Linux avvicinando una marea di nuovi utenti al pinguino.Come anticipato, Ubuntu 7.10 è una delle prime distribuzioni ad utilizzare l'ultima versione del famoso ambiente desktop GNOME, in versione 2.20, rilasciata appena una settimana fa. Ovviamente include anche tutte le sue principali novità.

E' arrivato il momento di cominciarsi a rilassarsi sulla propria sedia e godersi l'ultima fatica di casa Canonical. Clicca qui per visualizzare la galleria immagini.Nicholas Negroponte, patron dell'operazione "One Laptop per Child", ha annunciato l'iniziativa "Get 1 Get 1" con la quale spera di fare breccia nel cuore del mondo moderno.Get 1 Get 1 prenderà il via il 12 novembre negli Stati Uniti e in Canada e permetterà ai consumatori americani e canadesi di fare una buona azione. Spendendo circa 400 dollari, il doppio di quanto serva per una singola unità, i consumatori acquisteranno un XO - questo il nome dell'OLPC - e ne finanzieranno la produzione di un secondo esemplare che sarà fornito gratuitamente a chi ne ha più bisogno.

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Batteria Lenovo ThinkPad X61s

Lo standard WiMax aiuterà a portare l'accesso Internet laddove le tecnologie a fili come la DSL hanno fallito. Grazie a moltissimi dispositivi WiMax, già realizzati o in via di realizzazione, le aree rurali e i paesi in via di sviluppo potranno a breve accedere a Internet.Il WiMax - o IEEE802.16 - descrive una tecnologia wireless che trova spazio tra la rete wireless - che ha una portata limitata - e le tecnologie GSM e 3G, che non sono disponibili ovunque o sono troppo costose e lente. Il WiMax è disponibile dal 2004 e ha trovato strada in molte applicazioni commerciali. Tuttavia, questa tecnologia non ha ancora fatto breccia a causa dell'insufficiente disponibilità di supporto hardware.

Il WiMax non è utile solo per collegare l'ultimo miglio e fornire una tecnologia di accesso alternativa a Internet per gli ISP, ma può anche essere usato in sostituzione della tradizionale rete wireless dove il segnale è debole. Inoltre, si presta per supportare al meglio anche applicazioni VoIP.Una delle aziende più interessate al WiMax è certamente Intel, che ha presentato il modulo wireless Echo Peak per la piattaforma mobile Montevina Centrino 2. Echo Peak è disponibile in tre modelli: mini card 3x3 con supporto WiMax e 802.11a/b/g/n, mini card 1x2 con supporto 802.11a/b/g e una mini card 1x2 più piccola con supporto al solo WiMax.

Il WiMax è stato progettato per fornire un bandwidth elevato e tempi di risposta brevi. Supporta la codifica e l'opzione QoS (quality of service), che è particolarmente importante per assicurare una buona qualità delle chiamate VoIP. Tuttavia, l'implementazione dipende dal service provider. Il WiMax a 10 GHz e oltre è adeguato per le connessioni punto-punto con bandwidth elevato, mentre a 2-11 GHz funziona persino con piccole antenne. Per le aree metropolitane con molte costruzioni, il WiMax dovrebbe avere un raggio di 1-3 chilometri. Nei casi migliori è possibile raggiungere un bandwidth di oltre 100 Mbit/s, tutti gli utenti connessi a una base station WiMax dovranno condividere la banda disponibile, il che rende tutto più complesso. Tuttavia, i chipset wireless dovrebbero essere capacità di collegarsi al WiMax e alla WLAN una volta che la WLAN è disponibile. Nella vita reale, ci aspettiamo che il WiMax sia in grado di arrivare a un bandwidth fino a 2 Mbit/s.

Iniziano a spuntare sul mercato le prime imitazioni dell'Asus Eee PC 900. Un produttore cinese, con il marchio Malata, ha mostrato un sub-notebook (pare) con processore AMD per gli OEM.Difficile comprendere quale sia la portata commerciale di questo progetto, e anche magari prevedere la reazione di Asus all'affronto. Certo è che almeno all'apparenza il Malata ricorda molto Eee PC. Bisognerebbe vedere però l'hardware.Ubuntu, famosa distribuzione Linux, la più interessante in ambito desktop, è pronta a planare sul mercato dei subnotebook, o netbook, come Intel preferisce definirli. A confessarlo è il boss di Canonical, Mark Shuttleworth, al Guardian.Nel corso della prima settimana di giugno sarà presentata al mondo Netbook Remix, una variante della Ubuntu che tutti conosciamo, ottimizzata per i piccoli portatili e realizzata a quattro mani con l'appoggio di Intel. Per chi ancora non avesse ben chiaro cosa siano i netbook, ci basta ricordare l'Eee PC di Asus, oggi disponibile in due varianti (Eee PC 701 e 900).

Intel e Canonical proseguono quindi la loro collaborazione, già attiva nell'intento di creare una versione di Ubuntu per il settore dei MID - Mobile Internet Device - nonché per altre banche della sfera mobile.Windows preinstallato su pc e notebook comincia a dare fastidio anche in Francia. Dopo la netta presa di posizione dell'ADUC contro Microsoft, adesso oltralpe l'Union Fédérale des Consommateurs Que Choisir sembra aver intrapreso la stessa strada.L'Associazione dei consumatori francese vuole battersi in tribunale per ottenere il rimborso per i sistemi operativi Microsoft pre-installati, ma non attivati. Anche in Francia, com'è successo recentemente a Firenze, si è già registrata una prima vittoria in giudizio. La differenza è che in questo caso il denunciante ha avuto ragione su Asus, il produttore del suo portatile.

"Una vittoria al Tribunal de Grande Instance consentirebbe di trasformare la situazione attuale, sfavorevole a tutti i consumatori, in un sistema basato su acquisti con più opzioni, quindi favorevole a tutti e allo Stato. A un costo marginale ci guadagnerebbero tutti: la maggioranza che ancora vuole acquistare una macchina con software preinstallato, la crescente minoranza che sceglie di propria volontà soluzioni alternative come GNU-Linux, e quelli che hanno acquistato licenze che permettono di riutilizzare il software su più macchine", ha commentato Alain Coulais del Gruppo Racketware di AFUL.

Microsoft ha intenzione di bloccare sul nascere ogni ingerenza del mondo Linux nel settore consumer. Se in ambito desktop non è ancora rilevabile alcun pericolo, nel nascente segmento ultra-low cost qualcosa inizia a muoversi. Il successo dell'Eee PC di Asus ha convinto il colosso statunitense a tagliare notevolmente i costi delle licenze per XP - unica piattaforma concorrenziale per le esigenze ULCPC.I notevoli sconti saranno applicati solo ed esclusivamente ai subnotebook e ai MID che non superano determinate specifiche, come ad esempio la presenza di un singolo core da 1 GHz, display massimo da 10,2 pollici, RAM massima di un 1 GB, assenza del touchscreen, etc.

Secondo indiscrezioni l'atteso Eee PC 900, con Windows XP Home e MS Works, sarà commercializzato in Australia a circa 50 dollari in meno rispetto alla versione Linux. È anche vero però che il modello con soluzioni Microsoft pre-installate disporrà di un solo 12 GB di spazio per i dati, 8 GB in meno rispetto alla versione open.Microsoft ha iniziato la distribuzione del Service Pack 3 per Windows XP la settimana scorsa. Al momento non si segnalano grossi problemi, se non su alcuni sistemi di HP con processore AMD. Gli utenti HP che hanno provato a installare l'SP3, sono stati spettatori del riavvio continuo del loro sistema.

Dopo l'iniziale sconcerto si è venuto a sapere che il problema è da attribuirsi all'immagine del sistema operativo installata sul PC, dotata del file intelppm.sys. Il file in questione, che si occupa della gestione dello stato energetico dei processori Intel, è inadatto ai processori AMD, che necessitano dell'analogo amdk8.sys. Purtroppo, per un grave errore di HP, il file mancante crea il problema durante l'installazione e lo spiacevole inconveniente. Sembra inoltre che lo stesso problema stia dando noie anche ai possessori della scheda madre A8N32-SLI Deluxe di Asus. Altri utenti, ma in misura minore, parlano di crash creati dai driver video di ATI e nVidia.Jesper Johansson, Microsoft MVP, ha raccolto alcuni workaround per i problemi ravvisati dagli utenti. Ovviamente ci aspettiamo, se possibile, un intervento da parte dei produttori o dalla stessa Microsoft.

L'azienda ha comunque fatto sapere che i consumatori americani potranno continuare ad acquistare il gPC - disponibile in un versione aggiornata - a 199 dollari sul proprio negozio online. Lì potranno anche valutare l'acquisto dell'Everex Cloudbook, l'UMPC da 399 dollari alternativa all'Asus Eee PC. Questa mossa dell'azienda ha molto sorpreso gli analisti. Il motivo? Malgrado tutte le scorte di magazzino dei gPC siano andate esaurite in poco tempo, Wal-Mart ha comunque deciso di bloccare le vendite.eBay, il famoso sito di aste online, ha intenzione di rivedere il suo sistema di feedback. L'obiettivo è quello di escludere tutti i venditori che lasciano commenti negativi sugli acquirenti.

Il problema, afferma eBay, stava influenzando il corretto funzionamento del sito. In pratica, tutti gli acquirenti che lasciavano commenti negativi su un determinato venditore ricevevano, allo stesso modo, un commento negativo da parte del venditore, quasi per ripicca.La soluzione prevista da eBay è quella di vietare qualsiasi commento non neutrale sugli acquirenti da parte dei venditori. Il tutto a partire da maggio. Sono già scoppiate le prime proteste tra i venditori, a loro dire non più protetti e tutelati da eBay.L'amministratore delegato di Micro-Star International (MSI), Joseph Hsu, ha comunicato le aspettative dell'azienda per il 2008. Hsu ha parlato a ruota libera di tutti i settori cruciali, partendo dal possibile e ormai probabile avversario dell'Eee PC di Asus.

MSI ha rivisto il progetto, scartando l'uso di un display da 7 pollici per abbracciarne uno da 10 pollici. Il notebook sarà basato su piattaforma Intel - CPU a 45 nanometri Diamondville e chipset 945GSE - e verrà messo in mostra già al CeBIT 2008. L'uso di un display da 10 pollici è stato giustificato da Hsu come una scelta oculata, presa in considerazione del parere degli utenti sull'Eee PC di Asus. Il portatile a basso costo di MSI si differenzierà nelle funzionalità, ma non nel design, che sarà unico in tutto il mondo.Nel 2008 Joseph Hsu si attende un incremento del fatturato di MSI del 20%, soprattutto grazie al settore notebook. Nel 2010 l'azienda conta di vendere oltre 4,5 milioni di unità, entrando nella top-ten dei produttori di portatili. Anche il mercato delle schede madri e video crescerà del 10%.

Il fatturato di MSI è per gran parte realizzato grazie alle vendite di schede madri (30-40%), di schede video (20-30%) e notebook (20%). A seguire abbiamo il server e IPC (10%) e consumer electronics (3-5%).L'azienda ha ricevuto inoltre un ordine per la produzione di smartphone Windows Mobile 6, che dovrebbero essere sul mercato nel primo trimestre. Hsu ha dichiarato che questo ordine è stato accettato per fare esperienza in una nuova tecnologia che potrà essere integrata, in futuro, nei suoi notebook e prodotti GPS."Finalmente!". È questo lo stato d'animo dei ragazzi che hanno lavorato a lungo per rilasciare la prima distribuzione GNU/Linux per il rivoluzionario e piccolo portatile Eee Pc di casa Asus. Si chiama eeeXubuntu e fornisce l'affidabilità e la potenza di Ubuntu a chiunque voglia utilizzarla al posto della distribuzione pre-installata Xandros.

Vedremo se Microsoft potrà rispondere anche questa volta, sebbene questa tecnica sembri a un primo sguardo difficilmente contrastabile.L'iPhone ha creato scompiglio nel mercato degli smartphone, accelerando i piani delle aziende concorrenti che hanno risposto prontamente con dispositivi dal look & feel molto simili. È il caso di Samsung, azienda che al 3GSM World Congress di Barcellona presenterà l'F700, un dispositivo con display sensibile al tocco e tastiera scorrevole.Anche Asus ha messo le sue carte in tavola nei giorni scorsi mostrando "Aura", un dispositivo ancora allo stadio puramente concettuale. Per lui un display touchscreen da 3,9 pollici e una tastiera scorrevole. Connettività GSM, UMTS, HSDPA, Wi-Fi e Bluetooth, slot microSD e fotocamera da 2 megapixel chiuderebbero il cerchio delle caratteristiche.

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February 06, 2015

Batteria Fujitsu LifeBook S7110

Microsoft raccomanda d'installare, nella versione virtualizzata di XP, antivirus e firewall, da aggiungere alle protezioni già presenti nel sistema operativo principale. La XP Mode sarà disponibile con le versioni Professional, Ultimate e Enterprise di Windows 7. Qualcuno di voi pensava che XP sarebbe sparito dalla circolazione, dopo quasi dieci anni? Ripensateci.Un arcivescovo inglese vede nei social network un'opera del demonio, perché allontanano i ragazzi dalla realtà, lidesensibilizzanoalle relazioni umane e li rendono incapaci di gestirsi fuori dalla rete. Una serie di qualità negative che rendono Facebook e MySpace, potenzialmente, diretti responsabili di eventi tragici come il suicidio.

L'arcivescovo Vincent Nichols trova ispirazione, infatti, nel suicidio di un'adolescente, che non ha retto alle pressioni e alle vessazioni online perpetrate da alcuni compagni di classe, e accusa i social network, che "ti creano una rete di amicizie fasulle, che poi collassa e ti lascia nella desolazione". E sappiamo che c'è anche di peggio, come il caso di cui abbiamo parlato qualche tempo fa.Nichols però dimentica che il bullismo e i maltrattamenti tra adolescenti, e non solo, sono un problema sociale e umano che esiste da sempre, che sta trovando in rete nuove forme, che semplicemente non conosciamo e non siamo ancora capaci di gestire.
Qualcun altro, però, ci ha pensato: è il governo australiano, che ha messo a punto un progetto pilota per il contenimento e la riduzione del cyber-bullismo. Anche in questo caso, la spinta, purtroppo, è stata un caso di suicidio legato alla rete.

Un piccolo passo, non esente da critiche, che viene da un paese che si è rivelato fin troppo zelante quando si tratta di limitare l'accesso ai prodotti digitali, ma che resta un segnale importante, che non possiamo che apprezzare, perché cerca di trasferire online le stesse buone norme di comportamento che cerchiamo d'insegnare ai nostri figli nella "vita vera", ammesso che la distinzione abbia ancora senso. Google ha fatto sapere che Chrome, il browser basato sul progetto open source Chromium,integreràfunzioni cloud per sincronizzare i dati dell'account Google. Già questa settimana le nuove funzioni saranno disponibili per Chromium, e già entro la fine del mese gli sviluppatori di Chrome potrebbero avere la possibilità di cominciare a lavorarci. La sincronia, all'inizio, riguarderà solo i segnalibri, ma il progetto è pensato per tutti i tipi di dati legati al browser. Le variazioni seguono un sistema "push", quindi saranno disponibili immediatamente: se si fa una modifica su un computer e un certo account, sarà visibile immediatamente su un altro computer. Sarà sviluppata anche un'interfaccia web, per accedere ai dati con altri browser, se necessario.L'infrastruttura backend sfrutterà i server di Google Talk, che evidentemente non sono saturi, mentre i dati saranno trasmessi con il formato Google Protocol Buffer, e tutto avverrà grazie ad una connessione XMPP, che in teoria rende tutto più leggero e scalabile.

Queste nuove funzioni di Chrome sono coerenti con la vision della rete che Google sta cercando di diffondere, in particolare per quanto riguarda l'adozione massiccia del cloud computing e degli strumenti online, che l'azienda sviluppa costantemente, come dimostra la recente introduzione di Chrome OS.Le autorità russe stanno indagando sui produttori di notebook, che sarebbero colpevoli di pratiche contro la concorrenza. Il pomo della discordia è la preinstallazione di Microsoft Windows.

Gli indagati sono Acer, HP, Asus, Samsung e Toshiba, ma anche Fujitsu, Lenovo eSonysaranno coinvolte. L'autorità antitrust, FAS, "sospetta che i produttori di notebook abbiano concertato azioni coordinate per usare un sistema operativo di uno stesso venditore sui loro prodotti, togliendo al consumatore la possibilità di scegliere, e impedendogli di comprare il modello richiesto senza un sistema operativo installato, o di rifiutare quello incluso".

Ha parlato anche Matthew Papakipos, che dirige i lavori di Chrome. Per lui il browser arriverà ad essere così potente che permetterà di sfruttare giochi 3D, impegnando pochissimo la CPU, e sfruttando la GPU per la maggior parte dei calcoli. Per ottenere il massimo delle prestazioni, tuttavia, il computer ha ancora qualcosa fare, come per esempio memorizzare parte dei dati usati dall'applicazione (caching).
L'Android Developer Challenge, alla sua seconda edizione, premierà lemiglioriapplicazioni per smartphone con riconoscimenti in denaro molto generosi, fino a 125.000 dollari, e un montepremi totale superiore ai due milioni. Le iscrizioni chiudono ad agosto, e chiunque sia in possesso di un terminale Android potrà esprimere il suo voto, e alla fine dell'autunno conosceremo i nomi dei vincitori.
Questa seconda edizione sarà particolarmente importante, perché quest'anno Android si sta diffondendo rapidamente: nei prossimi mesi sarà presente in 12 nuovi paesi, e 10 operatori si aggiungeranno al gruppo di quelli già attivi.

Qualcuno ha chiesto direttamente a Brin quando sarà disponibile Chrome per Mac, solo per sentirsi rispondere "faccio la stessa domanda ogni giorno (al team di sviluppo)".A conclusione della prima giornata Vic Gundotra è stato protagonista di un evento mediatico d'altri tempi: ha regalato un HTC Magic a ognuno dei presenti, per un totale di 4000 terminali, comprensivi di SIM con trenta giorni di traffico e dati inclusi. Se qualcuno è interessato, consigliamo di tenere d'occhio eBay, nei prossimi giorni.Twitter continua a stupire e a far parlare di sé. E oggi tutti parlano di una serie TV, rigorosamente in stile 2.0, o almeno così sembra.
Ne ha parlato Variety, che cita le società Reveille (The Office) e Brillstein Entertainment (Samantha Chi?), che dovrebbero collaborare con il famoso servizio di microblogging.

"Abbiamo trovato un modo avvincente per portare l’immediatezza di Twitter sul piccolo schermo. Vogliamo portare la gente comune sul sentiero delle celebrità con un progetto rivoluzionario e competitivo", dice Amy Aphron, che ha avuto la curiosa idea, facendo capire che il progetto ha già una forma concreta.Twitter, anche se alcuni lo sostengono, non è direttamente coinvolta nel progetto, come sottolinea il fondatore Biz Stone, che però fa notare anche che c'è molta carne al fuoco, progettitelevisivicompresi. L'accordo con le due società citate esiste, ma non è esclusivo né definitivo. Come si potrebbe fare uno show televisivo 2.0 su Twitter? Si potrebbe proporre agli utenti di partecipare alla stesura della trama, 140 caratteri alla volta, o magari potrebbero usare twitter per commentare l'episodio in tempo reale, e poi gli attori, naturalmente in "real-time" improvvisano di conseguenza. L'arte teatrale e l'improvvisazione offrono decine e decine di possibili stimoli. Chissà se la produzione televisiva saprà raccoglierli.

La Hadopi è stata modificata, e ora lascia all'autorità giudiziaria il potere e la discrezione per sanzionare un utente che scarichi materiali protetti illegalmente. Agli ISP e alle major, invece, resta il ruolo di controllori.

Quella della posta elettronica, a occhio e croce, sembra un volere mettere le mani avanti contro chi, certamente, ricorderà ai legislatori francesi che per molti, compresa la comunità europea, internet è un diritto.Microsoft ha deciso di chiudere definitivamente Soapbox, la piattaforma di video-sharing che avrebbe dovuto competere con YouTube. "Oggi, avvertiamo i clienti che il 31 agosto 2009, MSN non avrà più Soapbox", ha dichiarato laconicamente un portavoce dell'azienda. "Dal 29 luglio, i clienti non potranno più caricare video su Soapbox e quindi incoraggiamo tutti coloro che vogliono mantenere i propri video a scaricarli prima del 31 agosto"L'aspetto curioso è che Microsoft ha fallito proprio nella gestione dei video auto-prodotti, perché tutti i filmati tradizionali rimarranno in bella vista su MSN Video. Insomma, il modello di business basato sulla pubblicità non ha funzionato.

Soapbox è stato annunciato nel settembre 2006, a distanza di un mese Google ha acquistato YouTube. Quando la creatura di Microsoft è sbarcata online in Beta pubblica nel febbraio 2007, ormai era troppo tardi: Youtube e Google avevano preso il largo.Nel 2013 ci saranno ben 2,2 miliardi di persone online, su un totale stimato di circa 7 miliardi. Lo sostiene Forrester, secondo cui nientemeno che, di questo popolo d'internauti, ben il 43 percento sarà asiatico.

I conti sono presto fatti: la Cina è il paese che cresce più rapidamente, seguito a ruota dall'India. Se a questo si aggiunge l'alto tasso di penetrazione tecnologica in tutto il continente, si capisce perché quasi la metà della popolazione del Web sarà asiatica. Una situazione che, dopotutto, riflette solo in parte quella della popolazione totale.Solo Acer potrebbe aver già deciso di spingersi oltre, ma si tratta semplicemente di una congettura poiché è l'unica azienda che non ha voluto rilasciare dichiarazioni ufficiali alriguardo.

Microsoft sarebbe pronta a fare un annuncio straordinario, lunedì prossimo. La notizia è stata data da Robert Scoble, noto blogger e insider Microsoft su FriendFeed. Dopo poche ore l'argomento è sulla bocca di tutti. Scoble ha scritto: "Perché Google ha annunciato Chrome OS questa settimana? Naturalmente perché Microsoft ha un grosso annuncio da fare lunedì", in concomitanza con l'apertura della Worldwide Partner Conference 2009. Circolano già diverse ipotesi, che vanno dalla distribuzione di Windows 7 RTM, al nuovo browser Gazelle, fino a Office online. Sono tutte ragionevoli, ma nessuna sembra giustificare la mossa di Google, se non la rimozione dell'etichetta Beta da Google Apps, in risposta all'arrivo di Office online.

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"La squadra di Google Chrome OS sta collaborando con un buon numero di aziende tecnologiche per sviluppare e costruire dispostivi che siano in grado di fornire una straordinaria esperienza utente", si legge nel blog ufficiale.HP, Lenovo, Acer e Asus sono già della partita in area PC; per quanto riguarda invece il settore mobile ecco distinguersi Qualcomm, Texas Instruments e Freescale Semiconductor. Stupisce solo la mancata presenza di Intel e Dell.

"Crediamo che questo cambiamento farà di Windows 7 Starter un'opzione piùattraenteper i clienti che vogliono un picco notebook per operazioni standard, come navigare sul web, guardare l'email ed eseguire programmi di produttività", ha affermato un dirigente Microsoft.Windows 7 Starter via il limite delle tre applicazioni La scelta ci pare davvero azzeccata, il limite appariva come una barzelletta. A nostro giudizio se un limite ci sarà sarà l'hardware del prodotto o l'utente a fissarlo, non deve essere Microsoft a imporlo in partenza.

Un limite cade, ma altri ne restano (clicca qui per approfondire), ma questo è ovvio, dato che ci saranno versioni migliori - e più costose - di Windows 7 adatte a ogni esigenza. Ricordiamo che Windows 7 Ultimate, la versione più ricca, lavora sui netbook senza problemi. Vedere per credere:Ieri è partito il Google I/O, un evento che raccoglie sviluppatori da tutto il mondo, intorno alle innovazioni a cui ci ha abituato Google. L'evento raccoglie più di 4000 persone, delle quali almeno 3000 son sviluppatori accreditati, e può essere seguito in diretta anche tramite Twitter, aggiungendo http://twitter.com/googleio al proprio account.
Ad aprire le danze, naturalmente, Eric Schmidt, che ha sottolineato l'importanza della rete, e delle applicazioni Web, sopra ogni cosa. La linea è piuttosto chiara: il browser è il computer, o almeno lo sarà.

È tempo di sviluppare per la rete e dalla rete, perché il futuro è cloud, e lachiavesi chiama HTML5, che permette di sviluppare soluzioni potenti e creative, per rivoluzionare la rete (ancora). Per ora si tratta di tecnologie in fase di sviluppo, ma quasi tutti i browser, eccetto Internet Explorer, ne includono già alcuni elementi È stato Vic Gundotra a spiegare cosa potrebbe introdurre l'HTML5, con esempi concreti: canvas tags, video tags, geolocazione, caching delle applicazioni. Tutti elementi che, per Gundotra, permettono di dire che "Il Web ha vinto", sulle applicazioni desktop.

Abbiamo visto anche Google Latidude per iPhone 3.0, integrato in Safari, ma anche plug-in per Firefox, per localizzarsi tramite hot-spot a o ripetitore GSM. I canvas tags, per ora, sono l'unica tecnologia già disponibile, in Chrome 2, che si arricchirà, speriamo presto, con un nuovo sistema di estensioni, per ora disponibile solo a titolo sperimentale. Tutte queste novità, però, saranno integrate in Firefox 3.5, la cui pubblicazione è ormai imminente. Non vediamo l'ora di vedere come saranno messe in pratica, e soprattutto come cambierà il design delle pagine. Anche Safari per iPhone dovrebbe supportare HTML5, nella prossima versione per iPhone 3.0.

Google Web Elements permette di gestire una pagina web tramite elementidiscretiin un modo semplice ed efficace, e porta il design avanzato alla portata anche dei meno esperti. Con pochi click, per esempio sarà possibile inserire in una pagina un flusso RSS originato da una specifica ricerca su Google News. La stessa cosa si può fare per integrare (embed) Calendar, Youtube, o Conversation, che permette ai visitatori di lasciare commenti e discuterne. Basta un copia/incolla del codice.

Asus ha svelato le caratteristiche tecniche del suo nuovo Eee PC 1005HA. Il netbook della linea Seashell integra un display da 10 pollici (1024 x 600 pixel), e assomiglia non poco al 1008HA – anche se è leggermente meno curato nel design, pesa di più ed è più spesso.D'altra parte una porzione dei dati che sono stati usati per il rapporto è rimasta segreta, quindi non possiamo dire con certezza che non ci siano ragioni per temere Kylin. L'impressione, però, è che ci sia un po' troppa paura di restare indietro, e che si stia replicando lo stesso meccanismo, e gli stessi discorsi, che hanno generato la corsa al nucleare. Certo, gli attacchi informatici non sono pericolosi quanto una bomba H, ma non è nemmeno il caso di sottovalutare gli esiti di una sconsiderata guerra digitale.

Asus ha confermato il prossimo lancio di un nuovo netbook Eee PC extra-large, con display da 11,6 pollici. Entro la fine di maggio sarà infatti disponibile un valido antagonista all'atteso Acer Aspire One 751. Entrambi monteranno processori Intel Atom di nuova generazione e sistemaoperativoWindows XP.Il trend "gigantista" che sta caratterizzando il segmento netbook è il frutto di analisi previsionali piuttosto precise. Secondo Jerry Shen, presidente di Asus, entro la fine del 2009 le vendite netbook dell'azienda saranno così concentrate: modelli da 10 pollici (50%), modelli da 11,6 pollici (30%) e modelli da 7/9 pollici (restante 20%).

Per quanto riguarda invece il comparto notebook tradizionale, Asus ha promesso per l'estate una nuova linea basata su architettura Intel CULV (Consumer Ultra-Low Voltage). Inizialmente saranno disponibili gli ultra-sottili XS15 (display da 15,6 pollici) e XS13 (display da 13,3 pollici), rispettivamente con prezzi di 799/999 euro e 599/699 euro – a seconda delle dotazioni. Previsto per la fine dell'anno anche un modello da 14 pollici.Microsoft Windows 7 sarà distribuito agli OEM, con ogni probabilità, il prossimo autunno, ma l'azienda di Redmond è già al lavoro sulla prossima versione del sistema operativo più diffuso al mondo.
Lo dimostra il fatto che è già iniziato il reclutamento di personale per lo sviluppo di quello che, per ora, non possiamo che chiamare Windows 8. Lo si può leggere sul blog ufficiale, CodenameWindows.

La prima ricerca di personale è cominciata il 14 di aprile e riguarda, per ora, laprossimagenerazione del file system DSFR. Il 16 aprile, poi, se n'è aperta una seconda, focalizzata sulla versione server del sistema operativo, anch'essa inerente al file system. Se Microsoft seguirà gli stessi passi compiuti recentemente, dovremmo vedere la data ufficiale di rilascio nel 2012, e quella effettiva l'anno precedente. Non possiamo certo immaginare quali novità saranno introdotte, ma possiamo affermare con certezza che il lavoro è cominciato.

Sembra che persino i netbook comincino a risentire della crisi. A sentire i principali produttori, infatti, le previsioni sulla crescita sono state disattese, nel primo trimestre del 2009. Difficile capire esattamente che cosa significhi, ammesso che significhi qualcosa, oltre al fatto che i consumatori hanno sempre meno potere d'acquisto. Acer non ha raggiunto i 2 milioni di Aspire One che si aspettava, Asus si è fermata a 900.000 EEE Pc, mentre se ne aspettava 1 milione, ed MSI si è dovuta accontentare di 200.000 netbook della serie Wind. Un calo sensibile, soprattutto rispetto all'ultimo trimestre del 2008. Le aziende hanno preferito non commentare i dati. Le ragioni di questo rallentamento possono essere molte: c'è la crisi, ma anche il fatto che il primo trimestre è sempre piuttosto fiacco. Il "fenomeno" netbook, inoltre, non si è ancora diffuso del tutto nei mercati emergenti, e in ogni caso le difficoltà riguardano tutto il mercato dei computer, non solo questo settore.

Non ci sarà tempo per rimpiangere i netbook, saremo tutti occupati a inseguire la prossima moda.
O magari può darsi che gli utenti inizino a vedere i limiti dei netbook, anche grazie ai feedback di chi già ne possiede uno, e non ne è del tutto, o per niente, soddisfatto.
Comunque stiano le cose, questo primo trimestre con il freno tirato potrebbe dare inizioall'inevitabileevoluzione di questi prodotti, che andranno a somigliare sempre più ai notebook, per poi scomparire del tutto, inseguiti alle spalle da smartphone e handheld in generale.

Acer ed MSI hanno già fatto sapere, infatti, che ridurranno gli investimenti nel settore netbook, per concentrarsi sugli ultraportatili, che potrebbero essere commercializzati a prezzi più competitivi di quelli attuali.
Asustek, da parte sua, ha deciso di orientare il suo sviluppo basandosi sulle preferenze degli utenti: schermo da 10 pollici in su, prestazioni maggiori, e caratteristiche più complete. Se queste dichiarazioni non si traducono in "notebook", allora qualcuno dovrà inventarsi un'altra novità.Google, AT&T e Twitter sono partiti per l'Iraq per capire come migliore le condizioni di vita locali. Secondo il Dipartimento di Stato americano le nuove tecnologie sarebbero in grado di rafforzare lo stato civile, aumentare la trasparenza, diminuire la corruzione e in genere alimentare la coesione."Dato che gli iracheni stanno pensando a come utilizzare le nuove tecnologie come strumento dai poteri speciali, vediamo in questa un'opportunità per invitare l'industria tecnologica americana ad essere parte del progetto", ha spiegato Robert Wood, portavoce del Dipartimento di Stato.Fra gli altri partecipanti al viaggio vi sono anche: Howcast, sito diriferimentoper il video-amatoriale; Meetup, sito di riferimento per creare community; YouTube; Automattic/Wordpress, per il blogging; Blue State Digital, sito che fornisce strumenti per la raccolta fondi, consigli legali e social networking.

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February 04, 2015

Batteria ASUS A32-N55

I cinesi, in particolare, rappresenteranno il 17% dell'intera "popolazione di Internet", vale a dire quasi 380 milioni di persone. Chissà se un numero così alto potrà servire loro a ottenere una rete più libera, dove ogni navigatore potrà accedere alle informazioni che ritiene migliori.O forse quello stesso grannumerosarà quello che convincerà il resto del mondo ad applicare i metodi cinesi? Dopotutto, le tecnologie non mancano. Rallegriamoci, dunque, del fatto che abbiano eliminato l'elettroshock dalle cure per la dipendenza da Internet.

Certo, magari queste previsioni si riveleranno errate, perché i cinesi saranno troppo occupati a creare documenti con Office, che gli costa 29 dollari, anziché andare online.I netbook continueranno a dominare incontrastati per tutto il 2009. Secondo l'ultimo rapporto di DisplaySearch, si assisterà a un raddoppio del volume di vendite rispetto all'anno scorso. In pratica le 16 milioni di unità vendute del 2008 sembreranno briciole rispetto ai previsti 33 milioni di quest'anno. Il successo, secondo gli esperti, continuerà a essere legato ai bassi prezzi di listino.Per quanto riguarda, invece, il comparto notebook non si registreranno variazioni nei volumi di vendita: 129 milioni di unità come nel 2008.

John F. Jacobs, direttore delle ricerche di DisplaySearch, è convinto che le novità più interessanti riguarderanno ancora il segmento netbook. Le linee di sviluppo si concentreranno sul design, favorendo scelte progettuali che mirano all'alleggerimento degli chassis e all'utilizzo di schermi piùgrandi.Telecom Italia sembra voler dettare le regole dello sviluppo broadband italiano. Da tempo il Governo e gli operatori del settore parlano dell'esigenza di creare una new-company che con risorse pubbliche e private possa accelerare lo sviluppo della rete di nuova generazione (NGN). L'ex-monopolista, però, è convinto che l'intervento pubblico dovrebbe essere limitato esclusivamente alle aree poco remunerative - ovvero quelle discriminate dai provider.

"Se non pensiamo che le aziende siano in grado di sviluppare le reti di nuova generazione a condizioni di mercato, l'intervento pubblico è ragionevole e auspicabile, se invece a fronte di un'azione regolatrice si ritiene che i piani a oggi noti siano credibili, non è necessario un intervento statale se non quando le reti di nuova generazione realizzeranno un fallimento di mercato nelle città più piccole", ha spiegato Stefano Pileri, direttore Tecnologie e Operations di Telecom Italia, durante il convegno sul broadband organizzato da I-com.Diavvisocontrario Vodafone che sottolinea il rischio dell'aumento dei costi. Bianca Maria Martinelli, direttore Affari pubblici e legali di Vodafone Italia, sostiene che bisognerebbe puntare su una rete aperta e non continuare ad affidarsi ai cavidotti di Telecom Italia. Investire su una rete chiusa in fibra senza conoscere il destino di quella in rame potrebbe essere una scelta poco lucida.

Con il nuovo sistema operativo, in effetti, Google ha cambiato il suo modo di agire: in passato, fino al browser Chrome, teneva tutto in gran segreto fino a che il prodotto era pronto. In questo caso, forse, c'erano tropi attori coinvolti, i produttori di PC, perciò Google potrebbe aver semplicemente anticipato l'inevitabile fuga di notizie. Microsoft quindi potrebbe non c'entrare nulla, non ce ne voglia il buon Scoble.
L'ipotesi più solida, in ogni caso, è quella di Office online, che potrebbe anche avere un suo dominio, Office.com, recentemente liberato dai precedenti proprietari. Scoble, nella discussione su FriendFeed, ha aggiunto che "gira in un browser" e, a meno che non si tratti di un'incredibile aggiornamento di Silverlight, l'alternativa sembra essere Office online.


Resta da capire perché Google debba preoccuparsi: Google Apps potrebbe subire un duro colpo, ma anche guadagnare visibilità, se la principale applicazione da ufficio diventasse un servizio cloud.
Hewlett-Packard e Acer potrebbero essere le prime due aziende a mettere a listinoportatilicon Google Chrome OS pre-installato. Il colosso di Mountain View si è dato da fare in questi mesi, poiché scorrendo la lista dei partner vi sono certamente i più importanti del settore.

Senza contare che, a titolo di esempio, "su 80 mila clienti acquisiti in aprile da Vodafone e Tele2, 30 mila sono attivi e 50 mila sono in attesa: di questi, 15 mila non saranno mai attivati per KO tecnici", ha ricordato Martinelli. Come a dimostrare che a dieci anni dalla liberalizzazione del settore, il monopolio di Telecom pesa ancora troppo sul destino broadband del paese.Il New York Times è pronto a chiedere ai propri lettori 5 dollari al mese per accedere ai suoi contenuti. Al momento la decisione è in fase di valutazione, ma il semplice fatto che si stia considerando autorizza gli editori della "vecchia scuola" a mettere lo champagne in fresco.
Sono passati poco più di due mesi da quando Rupert Murdoch ha dato il via alla crociata contro l'informazione gratuita, ed ecco che il più influente giornale del mondo si prepara a rivedere le sue strategie.
Il NYT negli ultimi tempi ha visto contrarsi molto le entrate legate alla pubblicità online, cometuttele testate che pubblicano online. Questo, insieme alle polemiche e alle discussioni suscitate dalle affermazioni di Murdoch, hanno spinto il giornale al ritorno verso un modello a pagamento, che era stato abbandonato nel 2007.

Nell'ipotesi che questo cambiamento diventi realtà, il giornale dovrà mettere in conto un drastico calo degli accessi (attualmente è il primo sito informativo degli USA), che porterà con sé un ulteriore restrizione degli introiti pubblicitari. Il fenomeno dovrà essere, per forza di cose, controbilanciato dagli utenti disposti a pagare il prezzo richiesto. I dubbi sono legittimi: i lettori dovrebbero pagare per qualcosa che hanno sempre avuto gratis e, in molti casi, potranno trovare gratuitamente da qualche altra parte. Certo, ci saranno un buon numero di persone disposte a pagare, ma non c'è calcolo che possa garantire la buona riuscita dell'iniziativa.
Quando il NYT decise nel 2007 di offrire tutti i suoi contenuti gratuitamente, fu seguito a ruota da tutte le più importanti testate del mondo, e nulla garantisce che non succeda la stessa cosa anche questa vota. Noi, e anche qualcuno di più autorevole, crediamo che sia una pessima idea, per i lettori ma soprattutto per il NYT, che potrebbe faticare non poco a recuperare da quello che si annuncia un grosso scivolone.
Google Chrome OS è sotto esame da parte dei produttori di pc, ma nessuno ha ancora pensato di utilizzarlo. La presa di posizione dei più importanti produttori del settore arriva come una doccia fredda.

A poche ore dalla presentazione di Chrome OS, e le millantate collaborazioni, ilresponsabileMedia di HP ha già messo le mani avanti. "Stiamo studiando Chrome. Vogliamo capire che impatto potrebbe avere Chrome nel settore pc e comunicazioni, e quindi lo stiamo analizzando attentamente", ha dichiarato Marlene Somsak di Hewlett-Packard.Insomma, leggendo il comunicato di presentazione e ascoltando le dichiarazioni di Google sembrava che tutti fossero già al lavoro per "confezionare" nuovi portatili da vendere il prossimo anno. E invece no. Anche Lenovo e Asus stanno semplicemente valutando il nuovo sistema operativo.

Dell continua a esplorare nuovi modelli distributivi. Dopo aver consolidato l'uso di Twitter per diffondere le promozioni, oggi decide di fare il grande passo e portare i propri prodotti nelle grandi catene di distribuzione.
In Italia sarà presente in più di 30.000 negozi, in particolare negli 83 punti vendita Media World, dove si potranno trovare tutti i prodotti del colosso statunitense, tra cui i famosi Inspiron, Studio e Adamo. La collaborazione con Media World, che ha anche un canale di vendita online, è particolarmente importante, perché la catena controlla ben il 13% del mercato tecnologico del nostro paese.

Dell non abbandona la vendita online, ma la integra ai modelli più tradizionali, probabilmente per cercare di procurarsi nuovi clienti, e, soprattutto, per tamponare i danni creati dalla crisi e dalla stagnazione del mercato PC. In quest'ottica vanno visti anche gli accordi con diversi operatori in tutto il mondo, tra i qualiVodafonein Europa, che probabilmente porteranno a vedere prodotti Dell in coppia con abbonamenti telefonici, a prezzi vantaggiosi. Dell è uno dei principali produttori di computer del mondo, e si colloca al secondo posto, dietro ad HP. Gli ultimi risultati, tuttavia, sono stati deludenti, e l'azienda si trova ad arrancare, tallonata da vicino dalla potente Acer. Visti questi dati, la scelta di Dell sembra inevitabile.

Cosenza ha combinato i dati di Google AdSense e Alexa, ottenendo l'ottimo risultato che vedete, e che è stato notato da diverse testate online, ancora prima che lui stesso "uscisse allo scoperto", rendendo pubblica una pagina sulla quale stava lavorando privatamente. Facebook sta crescendo così tanto che iltrafficoche genera comincia ad essere comparabile a MSN.com, Yahoo e persino Google. Anzi, Facebook, secondo i dati considerati, avrebbe già superato il primo della "triade", vale a dire MSN.com, e si starebbe avvicinando al secondo, Yahoo! Facebook, tuttavia, è quello che mostra la crescita più rilevante, tra i quattro.
Il "faccialibro", infatti, negli Stati Uniti ha fatto registrare 82,9 milioni di visitatori unici, in maggio, ai quali aggiungere altri 65 milioni ottenuti grazie a Facebook Connect, che permette di accedere ad un sito terzo usando le credenziali di Facebook.

Insomma, mentre di continua a discutere sul suo potenziale valore, o sul possibile maggior potenziale di Twitter, Facebook continua a crescere, tanto da essersi meritato un cambio di categoria. Da oggi la società di Zuckerberg se la dovrà vedere con i pesi massimi. Forse Vincenzo potrebbe essere interessato a creare una nuova mappa, con quattro soli colori, completa di piccoli carri armati di plastica e una coppia di (annunci) dadi.

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Batteria ASUS F6E

Il mercato professionale ha visto una domanda migliorare ma senza grandi entusiasmi. Ci si aspetta di vedere gli effetti di Windows 7 e di Microsoft Office 2010 nella seconda metà dell'anno. Circa la classifica costruttori Acer, in prima posizione, si è avvantaggiata del successo nel mercato consumer e dalnuovoform factor degli all-in-one che hanno ricevuto un'entusiastica accettazione dai consumatori. La migliore performance del trimestre, però, è appananggio di Asus. Trend Micro Titanium Security for Netbooks è la nuova soluzione di sicurezza per i netbook. Disponibile a un prezzo che parte da 24,99 euro più IVA.

La tecnologia di scansione integrata di Trend Micro Titanium Security permette di rilevare ed eliminare automaticamente qualsiasi tipologia di malware inclusi virus, spyware, phishing e pharming.
Il prodotto di Trend Micro è in grado di bloccare link sospetti contenuti nei messaggi email o di Instant Messaging. Trend Micro Titanium Security rileva e rimuove automaticamente i software di sicurezza eventualmente già presenti sul netbook favorendo un'installazione immediata e senza problemi.

Titanium non incide in modo significativo sulla memoria del dispositivo e non ne rallenta le prestazioni quando gli utenti navigano in Rete o inviano e ricevono email. Altro elemento per la sicurezza è la tecnologia Intel Anti-Theft: la soluzione antifurto che permette di bloccare l'avvio del pc rubato non appena si presenta connesso in rete. Ulteriore misura è l'impiego di Computrace LoJack, un software che lavora in background che consente di rintracciare il notebook rubato, o smarrito, non appena risulta connesso aInternet.Tastiera impermeabilizzata e capace di resistere al bicchiere d'acqua versato sopra, nella serie B hanno l'antichock per gli hard disk. A ulteriore tutela c'è la polizza KASKO per danni da urti, scariche elettriche, incendio.

Quanto all'hardware, l'EeeBox PC EB 1501 conta su CPU Intel Atom N330 e piattaforma Nvidia Ion, hard disk da 250 GB, 2 GB di RAM DDR2, sei porte USB 2.0, WiFi, Bluetooth, uscita VGA e una porta eSATA. Il sistema operativo è Windows 7. Sarà disponibile da metà novembre per 399 euro.Nasce Scuolabook.it, il portale che permette l'acquisto di libri scolastici in PDF con lo sconto del 40% rispetto alle versioni cartacee. Pensato per le scuole secondarie di primo e secondo grado, vanta partnership editoriali con gli editori D'Anna, Loescher e Zanichelli.La scelta del libro si può effettuare partendo dalla materia (sulla home page del sito sono visualizzati i diversi argomenti di studio) oppure dalla casa editrice o dal tipo di scuola. Per l'acquisto sono necessari 3 step: creare un account, effettuare l'ordine e aprire la mail di conferma con i link per scaricare i libri acquistati. I file di Scuolabook.it si leggono con il programma Adobe Digital Edition, disponibile gratuitamente.

Sul sito è presente anche un'area dedicata al supporto, con le istruzioni d’uso del portale, le domande frequenti e la versione esemplificativa gratuita della Costituzione della Repubblica Italiana. Iscrivendosi alla newsletter, è possibile mantenersi aggiornati sul progressivo inserimento nel catalogo di nuovi ebook.I testi scaricati da Scuolabook.it sono protetti: non possono essere duplicati e possono essere stampati solo nel caso in cui tale funzione sia stata abilitata in fase di pubblicazione. Gli acquisti si effettuano attraverso carta di credito, anche prepagata. Secondo il creatore del sito Hoplo i testi hanno un prezzo inferiore del 40% rispetto ai libri cartacei corrispondenti.Amazon ha ammesso che noi utenti europeipagheremodi più, per usare il Kindle. I dubbi sono emersi praticamente subito, quando si è saputo che il lettore di e-book sarebbe stato venduto anche nel Vecchio Continente.

Per migliorare ulteriormente la fruizione da parte degli utenti, Titanium presenta un'interfaccia intuitiva simile a un widget, un accorgimento perfetto per un netbook. Sempre attivo, il programma lavora con discrezione dietro le quinte, e l'utente, quindi, non deve preoccuparsi della protezione del proprio computer.ASUS ha concluso un accordo con Trend Micro in base al quale tutti i propri netbook Eee PC verranno venduti con la soluzione Titanium preinstallata. Toshiba ha rinnovato di recente la propria offerta consumer con nuovi modelli di pc Satellite. Tra questi i modelli più "fighi” sono gli L650 ed L670 multimediali (Intel Core i5 oppure i3; 8 GB di Ram DDR3, fino a 640 GB di disco; disco lettore e riscrivibile Blu-ray; schermo 15,6 oppure 17,3 pollici con LED retroilluminazione).

Ciò che voglio sottolineare qui è proprio quest’ultima caratteristica perché è quella che si integra epermettedi inviare in streaming wireless i contenuti video, i filmati Flash di Youtube sul televisore compatibile DLNA, ovvero Digital Living Network Alliance, l’alleanza tra produttori per uno standard di comunicazione su rete locale di una molteplicità di dispositivi audio e video. Ne fanno parte Intel, LG Electronics, Microsoft, Panasonic, Pioneer, Philips, Samsung, Sharp, Sony, Toshiba e un altro paio di centinaia.

Il Toshiba Media Controller "vive” il suo massimo se in combinazione con il Journ.e Touch, sempre di Toshiba, definito come "il primo tablet multimediale per la casa”. Unito all’Intel Wireless Display il trittico Media Controller, Journ.e Touch e il Plug-in per Explorer rendono il televisore del salotto la consolle più grande per la visualizzazione di qualunque contenuto video.

Perché lo Journ.e Touch di Toshiba è interessante? Perché è una tavoletta sensibile al tatto che comanda la fruizione dei contenuti multimediali su qualunque device della casa. È una centralina intelligente, insomma, che sposta e lancia sulla Tv ciò che si vuole con il semplice sfioramento d’un dito. Journ.e Touch lascia presagire, soprattutto, che il costruttore giapponese non è lontano dalla proposizione al mercato di uno strumento sensibile al tatto che si contrapponga a iPad di Apple. Il responsabile dei prodotti digitali di Toshiba Usa ha parlato alla Reuters d’uno studio da parte della società d’uno strumento da 10 pollici di display capace di funzionare sia con Microsoft Windows 7 sia con Google Android.

Non sarà il solo a dichiarare guerra ad iPad, soprattutto nei mercati internazionali dove Apple è stata costretta, per mancanza di prodotto, a dilazionare a maggio la data d’inizio della distribuzione.Hewlett-Packard è noto che sta per proporre Slate, probabilmente entro Giugno, con Windows 7 ecaratteristichedistintive e "con la possibilità di far foto”, un di più rispetto a iPad. Allo stesso modo si dice che Dell abbia ben 5 tablet basati tutti su Android e della stessa Google si vocifera d’un prototipo in circolazione. Non mancano all’appello Archos, Asus, Lenovo e Microsoft che proporranno anti-iPad.

I dati comunicati a proposito del primo trimestre dell’anno 2010 indica un fatturato di 1,57 miliardi di dollari con un utile netto di 257 milioni e 63 se calcolato non GAAP (generally accepted accounting principles). Il dato positivo dell’utile è molto influenzato da aggiustamenti contabili a seguito del deconsolidamento della GlobalFoundries (le fabbriche di chip e silicio che sono state cedute lo scorso anno). L’ultimo trimestre 2009 era stato il primo chiuso in positivo nello scorso triennio. Ma c’era il trucco: agli utili di 1,18 miliardi di utili aveva decisamente partecipato l’1,25 miliardo dati da Intel per mettere la parola fine a una antica controversia legale su brevetti e royalties.

Torniamo ai numeri del primo trimestre di quest’anno che Dirk Meyer, Ceo di AMD, definisce un trimestre record. I fattori principali sono: più cpu con maggiori profitti (specie nei server) e ottime performance nelle schede e GPU grafiche.Sono state vendute più cpu in base d’anno, grazie alla presentazione di nuovi modelli per il Computing Solutions, e soprattutto con maggiori profitti. Ottimo l’andamento degli Athlon II e Phenom II per i desktop di Acer, Asus, Dell, HP, Lenovo e Toshiba e dei più recenti Turion per i notebook.Sono già 25 le piattaforme di HP, Dell, Acer Group (Acer e Gateway), Cray e SGI che hanno adottato gli AMD Opteron 6000 Series che portano sul mercato i primi 8 e 12 core x86 destinati al mercato dei server di alti volumi a 2 e 4 vie.

Ottima performance, dell’88% sull’anno, del segmento Graphics. Dopo essere usciti dal segmento console game, le GPU hanno avuto molto successo nel mondo mobile, ottima accettazione delle card ATI Radeon HD 5000 con sette modelli. AMD vanta di essere l’unica ad aver portato le Microsoft DirectX 11 sulle schede grafiche grazie all’ATI Eyefinity Technology.Dalle analisi dell'azienda, che non ha tenuto conto di danni accidentali o legati al software, Asus e Toshiba hanno dimostrato di essere i marchi piùaffidabilie mostrato in media un minor numero di malfunzionamenti nei primi tre anni (circa il 16 per cento dei laptop registra un guasto). Al contrario, un computer su quattro di HP sembra essere proiettato verso qualche problema. I meno affidabili sono comunque i netbook: addirittura il 20 per cento dei piccoli portatili di prezzo inferiore ai 400 dollari (circa 270 euro) pare destinato ad un guasto nel corso del suo primo anno di vita.

Eee PC Seashell 1201HA sarà disponibile in quattro varianti di colore, Nero, Blu e Rosso e Argento, tutte con finitura lucida, a partire da novembre, per 399 euro più IVA. Prossimamente l'azienda metterà in commercio anche il 1201N, che sarà basato su piattaforma Nvidia Ion.Oltre all'EeePcAsusha presentato anche l'EeeBox PC EB1501, un mini desktop piccolo ma potente, nonché molto silenzioso e parco nei consumi. Monta un masterizzatore DVD del tipo slot-in, e può essere montato dietro ad un monitor o ad una TV, tramite una staffa VESA.

Posted by: traumvondir at 02:37 AM | No Comments | Add Comment
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