February 25, 2015

Batteria Sony VGP-BPL9

Secondo Panasonic, che nonostante la presenza della funzionalità telefonica preferisce chiamare questi dispositivi "tablet", i due prodotti sono in grado di resistere a cadute sul cemento da un'altezza di tre metri, a temperature estreme (da -20 a 60 gradi) e ovviamente a polvere e acqua (possono essere immersi fino a una profondità di un metro e mezzo per trenta minuti). Il che li rende ideali per l'impiego in settori come i trasporti, la logistica, i servizi di pronto intervento o l'aviazione.Il cuore dei due smartphone è un processore Qualcomm Quad Core Snapdragon, mentre lo schermo Hd (1.270 per 820 punti) rinforzato multi-touch capacitivo a dieci dita è leggibile alla luce del sole e anti-riflesso, oltre a essere in grado di funzionare anche con i guanti. Per permettere l’utilizzo "single touch" anche in caso di pioggia battente è dotato di funzionalità di rilevamento della pioggia. La batteria da ben 6.200 milliampère garantisce 14 ore di utilizzo continuo e può essere ricaricata al 50 per cento in circa un'ora, mentre la funzionalità "hot swap" consente di sostituire la batteria scarica senza spegnere il dispositivo. La durata in stand-by è di circa mille ore, in conversazione di circa 23.

I due dispositivi sono dotati di fotocamera posteriore da otto megapixel con flash Led e fotocamera frontale da 1,3 megapixel. A richiesta sono disponibili configurazioni con lettore di codice a barre. Lte, Wi-Fi 802.11ac, Nfc, Gps e Bluetooth fanno parte delle dotazioni standard, così come una porta microUsb. Per garantire una conversazione ottimale, i dispositivi sono dotati di tre microfoni con sistema di cancellazione del rumore e di due speaker frontali che raggiungono un volume massimo di ben 100 dB, garantendo un audio ottimo anche in luoghi particolarmente rumorosi.

La memoria da 32 gigabyte è espandibile tramite schede microSd. Il Panasonic Toughpad FZ-X1 (Android) è disponibile a partire da 1.385 euro Iva esclusa, mentre il Panasonic Toughpad FZ-E1 (Windows Embedded 8.1 Handheld) sarà disponibile a partire da novembre a 1.428 euro, sempre Iva esclusa.

La rivoluzione dei server, secondo Hp, è iniziata. Con la presentazione dei ProLiant battezzati Gen9 l’attenzione della società si è spostata dall’aspetto puramente tecnologico a una visione più olistica, che passa dall’efficienza complessiva dei sistemi in termini di potenza, velocità, semplicità e sicurezza. La parola d’ordine con cui HP definisce il tutto è "compute”, il concetto per cui bisogna partire dall’infrastruttura e non dal server per accompagnare efficacemente la tendenza verso gli ambienti definiti dal software e pronti per il cloud. L’obiettivo da perseguire, realizzabile tramite HP OneView, è quello di gestire insieme server, storage, networking e servizi riducendo al complessità.

I nuovi prodotti Gen9 della famiglia ProLiant comprendono un modello Tower, quattro sistemi rack, un server blade e due sistemi Apollo. Le tecnologie di punta adottate da HP per la nuova gamma vedono memorie Ddr4, tecnologie di caching e schede di rete a venti gigabit per secondo. Complessivamente, secondo Hp, le prestazioni aumentano fino al 40 per cento rispetto alla precedente generazione di prodotti. La filosofia che ha guidato il colosso statunitense nella realizzazione dei ProLiant Gen9 è quella di avere la giusta capacità di calcolo per ogni carico di lavoro, al costo "giusto” e in qualsiasi momento.

Lo sforzo di Hp nella progettazione dei ProLiant Gen9 ha quindi richiesto un cambio di mentalità notevole. "Cloud, sicurezza, mobilità e Big Data sono i quattro pilastri su cui si basa l’approccio di Hp,” spiega Iain Stephen, vice president & general manager, HP Servers Emea. "La mobilità in particolare è importante, perché i dispositivi utilizzati dagli utenti guidano le scelte tecnologiche che vanno fatte a monte. E le esigenze continuano a crescere. Entro il 2020 parliamo di trenta miliardi di dispositivi, 40 trilioni di gigabyte e dieci milioni di app mobili rivolte a un potenziale di otto miliardi di persone.”

Legare indissolubilmente il computer al sistema operativo scelto da produttore infatti "risponderebbe nella sostanza, ad una politica commerciale finalizzata alla diffusione forzosa di quest'ultimo nella grande distribuzione dell'hardware". Il sig. Pieraccioli dovrà quindi restituire la licenza, a fronte di un rimborso pari a 140 euro.HP ha annunciato l'intenzione di acquisire Eucalyptus Software, una startup specializzata nella produzione di software open source per la creazione di cloud privati e ibridi. L'acquisizione non è ancora stata comunicata formalmente ma trova conferma in diversi fonti. Per quanto riguarda la spesa che HP dovrà sostenere non sono ancora trapelate cifre, ma voci vicine all'azienda riferiscono di una somma inferiore a 100 milioni di dollari.

Schneider Electric e HP uniscono le forze per risolvere un problema che affligge i responsabili del buon funzionamento dei data center: spesso le piattaforme di Dcmi (Data Center Infrastructure Management) e quelle per la di gestione dei servizi It (Itsm) operano in modo isolato, richiedendo di appoggiarsi a team di lavoro diversi e aumentando la possibilità di conflitti di risorse che possono essere lunghi e costosi. I due vendor mirano a superare questo ostacolo integrando le funzionalità dei rispettivi software gestionali, dedicati all’It e alle facility dei centri dati.

Adesso la soluzione Dcim di Schneider Electric, StruxureWare for Data Center, è in grado di interagire e comunicare in profondità con Universal Configuration Management Database (Ucmdb) di HP, e questo permette ai responsabili dei centri dati una gestione più semplice e coerente delle risorse, l'It da un lato e le facility dall’altro.

"Oggi i responsabili dei data center si trovano a dover gestire l’It e le facility con una serie di strumenti ‘a silos’, che non comunicano fra loro e che ostacolano il percorso verso la semplificazione delle operazioni, l’efficienza e la riduzione dei costi”, ha commentato Soeren Jensen, vice presidente della divisione Enterprise management e software di Schneider Electric. "Con questa collaborazione con HP vogliamo offrire un approccio olistico alla gestione degli asset e dei processi di business oltre che dei carichi di lavoro It, colmando il divario fra It e facilitiy, e dare ai fornitori di servizi It la visibilità sui dati e la comprensione di cui hanno bisogno per gestire la propria infrastruttura a un livello ottimale”.

Avaya e HP annunciano un accordo pluriennale con il quale offriranno comunicazioni unificate, basate su cloud e tecnologia per contact center, e soluzioni di gestione dedicati alle imprese.Nel mix di competenze HP metterà in campo l'esperienza nella fornitura di servizi, Avaya invece punterà sul suo portfolio, con l'obiettivo di ottenere una delle soluzioni più avanzate del settore che includerà applicazioni mobili, software, e networking per le Comunicazioni Unificate e la gestione della Customer Experience.HP ES rivenderà "as-a-Service" le soluzioni e Avaya avrà a disposizione un pubblico ancora più ampio. Avaya inoltre metterà a disposizione i suoi prodotti di comunicazione e collaborazione di punta sul mercato, per aiutare HP a migliorare l'efficienza e le prestazioni delle sue operazioni di contact center.

Come parte dell'accordo HP includerà un trasferimento limitato di dipendenti e collaboratori di Avaya nella propria divisione. L'esperienza complessiva del cliente invece rimarrà di competenza di Avaya mentre HP amplificherà l'impiego di APCS estendendo i servizi a più clienti e in più mercati."Le aziende sono sempre più alla ricerca di modelli alternativi per la distribuzione e la gestione di tecnologie all'avanguardia per comunicazione e collaborazione. L'accordo con HP è la strada giusta al momento giusto per affrontare velocemente quella che è già una delle aree a maggior tasso di crescita del nostro business. Attraverso il nostro rapporto a lungo termine, condividiamo già molti clienti. Ci aspettiamo che crescano in modo significativo con questo nuovo modello, sostenendo l’ambiente di collaborazione a livello mondiale" ha commentato Pierre-Paul Allard, SVP Worldwide Sales and President Global Field Operations di Avaya, che conclude: "questo accordo rafforza l'impegno di HP nel mercato della mobilità e del lavoro e contribuirà a far crescere la presenza di HP nel settore end-user. Stiamo inoltre investendo nelle competenze di Avaya per migliorare la nostra infrastruttura di contact center e per implementare in modo significativo i servizi di business process e la gestione del customer engagement. La partnership con Avaya sostiene la più ampia visione di HP che punta a un New Style dell'IT".

La Consumer Product Safety Commission statunitense ha comunicato che HP sta ritirando circa 6 milioni di cavi di alimentazione in seguito a segnalazioni di fusione o carbonizzazione. Di questi circa 5,6 milioni sono stati ritirati negli Stati Uniti, che si aggiungono ai 446.700 in Canada.I cavi di alimentazione incriminati (CA LS-15) sono stati prodotti in Cina e distribuiti in abbinamento ai notebook Compaq HP, mini notebook e accessori per docking station."I clienti dovrebbero interrompere immediatamente l'utilizzo dei cavi, scollegarli dai propri dispositivi e contattare Hewlett-Packard per ordinare una sostituzione gratuita", indica la nota.

Gli accessori difettosi sono stati venduti in negozi di elettronica e rivenditori on-line da settembre 2010 a giugno 2012. Anche HP Italia è stata allertata e il programma di sostituzione gratuita quindi riguarda anche gli utenti italiani: controllate sul sito di supporto ufficiale se il vostro cavo è a rischio e in caso affermativo seguite la procedura per la richiesta di sostituzione.HP ha registrato un leggero incremento del fatturato nel secondo trimestre grazie alla vendita di Pc. Il fatturato è cresciuto dell'1% attestandosi a 27,6 miliardi di dollari nel trimestre che si è concluso il 31 luglio. È stata la prima volta in 3 anni che il fatturato dell'azienda ha registrato una crescita rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

Posted by: traumvondir at 02:27 AM | No Comments | Add Comment
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