February 21, 2015

Batteria HP HSTNN-DB04

HP rinnova la gamma dei server Moonshot con una novità: per la prima volta, a bordo di uno dei modelli arrivano i processori Intel Xeon. La notizia segue di un mese quella dell’introduzione (anche questa una "prima”) di un processore Arm a 64-bit su un sistema Moonshot. Il primo server di HP con chip Intel Xeon è frutto di mesi di lavoro, in cui gli ingegneri dell’azienda statunitense hanno cercato di migliorare l’efficienza energetica dei server, così come il footprint.La società aveva già messo a disposizione una versione con processore Intel Atom a basso consumo, mentrecon il chip Xeon l’obiettivo è quello di accelerare le performance. Il modello in questione è il ProLiant M710: il server utilizza un processore Xeon quad-core (E3-1284L v3) con Gpu integrata. Come altri sistemi Moonshot, l'M710 è programmato per eseguire uno o due carichi di lavoro in modo efficiente, in questo caso le attività di application delivery e video transcoding, le quali beneficiano della GPU integrata.

HP ha lavorato con Citrix per utilizzare il software XenApp, il quale è in grado di eseguire lo streaming di applicazioni Office e di altri programmi. Per utilizzare i server M710, i clienti dovranno acquistare licenze per XenApp e per Windows Server 2012, il sistema operativo supportato. In ogni caso HP tutta la documentazione per agevolare la configurazione. Per la codifica video, invece, Moonshot può eseguire un software multimediale prodotto da Vantrix e Harmonic; secondo HP, le emittenti saranno in grado di offrire flussi video fino a 20 volte superiori rispetto a un rack server standard che occupa il medesimo spazio.

Come ribadito fin dal lancio del primo Moonshot, tra i punti di forza di questa linea c’è la riduzione dell’ingombro all’interno dei data center. Con alimentazione e raffreddamento condivisi e schede di interfaccia di rete e switche strettamente integrati, il ProLiant M710 ammassa 45 cartucce in un telaio da 4,3 unità rack.In questi giorni HP anche annunciato un secondo sistema Moonshot: l'M350. Questo modello rappresenta il sistema HP più denso e si rivolge agli hosting provider. Ogni cartuccia contiene quattro processori Atom C2730 a otto core, per un totale di 1.440 core in un unico telaio.

All'inizio di quest'anno HP aveva presentato i server M300 aspettandosi che i clienti li utilizzassero prevalentemente per i server Web. Alcuni di loro però hanno inserito l'intera Web stack, inclusi i Web server, il bilanciamento del carico e il database. Per questo HP offre in bundle l'OS Canonical Ubuntu, Juju e Charms. Un'altra possibile opzione è rappresentata da Linux Red Hat Enterprise, offerto a un prezzo speciale che l'azienda ha negoziato per l'uso su processori Atom.A causa di un avvio lento Moonshot ha faticato a decollare, HP si è mossa rapidamente per offrire sistemi in grado di garantire efficienza per differenti carichi di lavoro. L'azienda sostiene che Moonshot consumi fino al 90% di energia in meno e occupi l'80% di spazio in meno rispetto ai precedenti rack server. Il ProLiant M710 basato Xeon è già disponibile a partire da 55.147 dollari; il modello M300 parte invece da 48.937 dollari mentre l'M350 da 85.372 dollari. I prezzi includono 15 cartucce server, il telaio, un interruttore e tre alimentatori oltre a ulteriori componenti e software.

Un Pc, un proiettore e uno scanner 3D sintetizzati in un unico dispositivo: è l’innovazione che, secondo rumors, starebbe per fare la sua comparsa sul mercato con la firma di HP. Secondo quanto riporta Arik Hesseldahl di Recode, il primo computer con scanner tridimensionale e proiettore integrati si chiamerà Sprout e la multinazionale statunitense potrebbe svelarlo durante un evento in programma per la prossima settimana.Si tratterebbe, se la notizia sarà confermata, di un'innovazione che non solo fa evolvere il tradizionale concetto di Pc (già scardinato dagli all-in-one con schermo tattile e dai portatili trasformabili in tablet), ma che pensiona definitivamente quello di "periferica”. Sprout, secondo testimonianze oculari, si compone di tre elementi: un ampio display con schermo piatto (simile a quello della linea Pavilio Touchsmart), una superficie tattile tramite cui gestire le interazioni e un sistema che assembla un proiettore e uno scanner 3D.

Proprio questi due elementi permetterebbero di fare a meno della tastiera tradizionale: il sistema, infatti, può proiettare immagini e lettere sulla superficie piatta riproducendo una sorta di keyboard virtuale sensibile al tocco. Oltre che con le dita, si può utilizzare un pennino per editare immagini, per spostare elementi o addirittura per aggiungere dettagli all’oggetto che viene acquisito dallo scanner.Forse però l'aspetto più interessante di Sprout è lo scanner 3D: non appena viene effettuata una scansione l'utente può usufruire del rendering dell'oggetto in tre dimensioni e lavorarci sopra. La fonte afferma che al momento della presentazione il computer sarà basato su sistema operativo Windows, ma non è da escludere una futura compatibilità con Chrome OS.

Il nuovo modello utilizza il sistema operativo Windows 8.1 e processori Intel Core i5, e può essere configurato con 500 Gb o 1 TB di storage e un massimo di 4 GB di memoria Ram. Per la fruizione di contenuti multimediali, film, presentazioni o giochi si possono sfruttare il supporto per il doppio schermo con DisplayPort, le interfacce Hdmi e lo streaming. Per la connettività sono a disposizione sia il WiFi sia un’uscita Ethernet, e non mancano né il Bluetooth né quattro porte Usb.Proposto nel solo colore bianco, il Pavilion Mini Desktop di Hp sarà disponibile in Italia dal mese di febbraio, al costo di 349 euro, Iva inclusa, per la configurazione di base.

Chi pensava che il mondo dei monitor avesse ormai poco da dire dovrà ricredersi. L’ultimo annuncio di Hp riassume in colpo solo tutte le novità tecnologiche di questo settore, con display curvi, 5K e per la realtà virtuale. Partendo proprio da quest’ultimo ambito, spicca nella nuova offerta della società statunitense il modello Zvr Virtual Reality Display, un prodotto con diagonale da 23,6 pollici capace di visualizzare immagini tridimensionali (usando appositi occhiali 3D passivi) che possono essere manipolate in real time utilizzando la penna in dotazione. Quattro fotocamere montate sul bordo superiore dello schermo tengono sotto controllo i movimenti della testa identificando la direzione dello sguardo. In questo modo è possibile visualizzare gli oggetti tridimensionali con qualsiasi angolo di visione, come se fossero degli ologrammi. Il monitor Zvr sarà disponibile in primavera, ma il prezzo non è stato reso noto: il fatto che sia disponibile solo "su richiesta” non lascia presagire nulla di buono.

Come ribadito fin dal lancio del primo Moonshot, tra i punti di forza di questa linea c’è la riduzione dell’ingombro all’interno dei data center. Con alimentazione e raffreddamento condivisi e schede di interfaccia di rete e switche strettamente integrati, il ProLiant M710 ammassa 45 cartucce in un telaio da 4,3 unità rack.Il nuovo prodotto HP si rivolge alle imprese ma potrebbe anche raggiungere il mercato consumer (e home office) di fascia alta. Tutti gli occhi sono puntati dunque sull'evento del prossimo 29 ottobre, il quale peraltro è il primo programmato dopo l’annuncio della scissione societaria.

Neanche il tempo di far digerire ai lettori di mezzo mondo l’annuncio sotto forma di indiscrezione, ed è arrivata la conferma: Hp tenta la via della scissione, separando le sue attività – da un lato quelle più consumer, dall’altro quelle rivolte alle aziende – in due diverse società. Una, chiamata semplicemente Hp, si focalizzerà sul personal computer e sulle stampanti, mentre Hewlett-Packard Enterprise avrà in gestione i prodotti e servizi destinati alle aziende.

In questi giorni HP anche annunciato un secondo sistema Moonshot: l'M350. Questo modello rappresenta il sistema HP più denso e si rivolge agli hosting provider. Ogni cartuccia contiene quattro processori Atom C2730 a otto core, per un totale di 1.440 core in un unico telaio.All'inizio di quest'anno HP aveva presentato i server M300 aspettandosi che i clienti li utilizzassero prevalentemente per i server Web. Alcuni di loro però hanno inserito l'intera Web stack, inclusi i Web server, il bilanciamento del carico e il database. Per questo HP offre in bundle l'OS Canonical Ubuntu, Juju e Charms. Un'altra possibile opzione è rappresentata da Linux Red Hat Enterprise, offerto a un prezzo speciale che l'azienda ha negoziato per l'uso su processori Atom.

"I partner vogliono collaborare con il vendor con cui sia facile fare business”: Heather Murray, vice president, product marketing, HP Solutions Group di Tech Data, riassume in poche parole un concetto che trova conferma nelle ultime iniziative di Hewlett-Packard rivolte al canale. L’azienda ha annunciato una serie di strumenti nuovi o migliorati all’interno di Unison e di altre piattaforme di demand generation, ovvero quelle che permettono di stimolare la domanda di un prodotto o servizio, supportando sia le attività di marketing sia quelle di vendita. "La piattaforma HP Unison ha aiutato i nostri partner ad affrontare efficacemente tutti gli aspetti del ciclo di vendita, dallo sviluppo di piani di business congiunti con HP fino alla generazione di domanda e alla gestione dei corrispettivi”, testimonia la manager di Tech Data.

HP ha voluto assecondare un’esigenza emersa anche da una recente ricerca di Canalys: i partner considerano la gestione dei corrispettivi, la registrazione degli accordi e la lead generation tra i principali benefit di un programma di canale. Le novità e la semplificazione introdotte mirano proprio a questi obiettivi, cioè ad aiutare i partner ad ampliare il proprio business, a tracciare i corrispettivi e a sviluppare piani di business congiunti.

Posted by: traumvondir at 03:48 AM | No Comments | Add Comment
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