September 22, 2014

Batteria Samsung N150 Plus

Il secondo fenomeno di grande impatto è quello delle botnet "hide and seek”. Circa il 70% delle reti osservate rilasciava query DNS per Dynamic DNS Domains, e a detta di Cisco questa è la dimostrazione della presenza di malfunzionamenti o compromissioni dovute a botnet che utilizzano DDNS per modificare l’indirizzo IP, in modo da evitare il rilevamento o l’inserimento in blacklist. Alcuni legittimi tentativi di connessione in uscita dalle reti aziendali sarebbero effettuati alla ricerca di domini DNS dinamici a partire da callback C&C in uscita, nell’intento di mascherare la posizione della loro botnet.

Terzo problema rilevato da Cisco è la cifratura dei dati rubati: circa il 44% delle reti dei clienti analizzate nel 2014 hanno inviato richieste DNS per siti e domini con dispositivi che forniscono servizi di cifratura. Questi ultimi vengono sfruttati dai criminali informatici per coprire le loro tracce estraendo i dati e utilizzando canali di cifratura, così da evitare il rilevamento tramite VPN, SSH, SFTP, FTP ed FTPS.

Per facilitare gli sviluppatori, la Gpu è supportata da un ricco ecosistema software, fra cui OpenCL (con l’estensione alla release OpenCL 2.0 entro la fine dell’anno) e, grazie a una collaborazione con Pathscale, anche OpenMP 4.0. Il software supporterà il modello S9150 e altre schede selezionate della famiglia FirePro.A metà luglio Big G aveva già ricevuto oltre 91mila richieste, riguardanti oltre 328mila link dei quali una cinquantina relativi a pagine di Wikipedia. Nonostante Google non sia il "mandante” delle cancellazioni, ma anzi agisca solo nel rispetto di una regola impostagli, la fondazione Wikimedia è polemica nei confronti della società di Mountain View: "Non sappiamo chi abbia richiesto le singole rimozioni”, si legge su un blogpost dedicato all’argomento. "Non si dovrebbe dare per scontato che sia il soggetto citato nell’articolo ad aver fatto richiesta, perché altri potrebbero avere l’opportunità di chiedere questa rimozione”.

Ogni unità è fornita al cliente come soluzione completa, con l’infrastruttura It preinstallata nei moduli e pronta per essere messa rapidamente in attività. I moduli sono costruiti con pareti isolanti resistenti a qualsiasi condizione atmosferica; sono altamente sicuri e adatti ad essere utilizzati in qualsiasi tipo di ambiente. Questo tipo di struttura può facilmente adattarsi a nuove esigenze, poiché può essere reinstallata, espansa o destinata a nuovi compiti con rapidità e flessibilità.Oltre al risparmio energetico e alla scalabilità, questo progetto ambisce a qualcosa di più: vuol fare di Baidu un pioniere in campo data center, capace di portare avanti un modello di centro dati che potrà essere adottato da altre aziende cinesi. "Riteniamo che la soluzione data center prefabbricato di Schneider Electric sia destinata a essere il data center del futuro”, ha dichiarato Chenhong Huang, senior vice president di Schneider Electric.Nadella ha condiviso con i dipendenti la lettera di Ballmer, aggiungendo il suo augurio per il successo nel "nuovo viaggio".

BlackBerry prosegue sul cammino del riposizionamento per risollevare le proprie sorti, e lo fa continuando a puntare su brevetti e applicazioni di crittografia. L'azienda ha infatti annunciato la nascita di una nuova divisione guidata da Sandeep Chennakeshu, che avrà il ruolo di presidente del gruppo BlackBerry Technology Solutions, focalizzato su applicazioni crittografiche, integrazione del software proprietario QNX e la piattaforma Project Ion per il collegamento di dispositivi.Non resta che attendere, intanto le Borse hanno premiato la nuova nomina e hanno accolto con entusiasmo la neonata divisione: al Nasdaq il titolo è salito a 9,76 dollari.

Cisco Systems ha annunciato una ristrutturazione che comporterà il taglio di 6.000 posti di lavoro, pari a circa l'otto per cento della sua forza lavoro. La notizia è inaspettata, dato che la pubblicazione dei dati trimestrali comprendeva utili e ricavi superiori alle aspettative degli analisti, e un calo delle vendite inferiore al previsto durante il secondo trimestre.C’è poi un altro, più specifico trend emerso dallo studio: un inusuale aumento dei malware nei mercati verticali durante la prima metà del 2014. In questo periodo i settori farmaceutico e chimico, ancora una volta si sono posizionati tra i primi bersagli che rischiano di essere colpiti da malware, secondi solo al mondo dei media e dell’editoria (in cui la probabilità di imbattersi in un programma nocivo è quattro volte superiore alla media) e davanti a quello dell’aeronautica. Fra i dati del report spicca anche il calo del 87% nel numero degli exploit (legato anche all’arresto del presunto creatore del popolare exploit kit Blackhole) e la conferma di Java come linguaggio di programmazione più sfruttato dai cybercriminali per sferrare i loro attacchi.Bisogna prestare attenzione alle estensioni che si usano nel browser Chrome, perché alcune potrebbero essere dannose. Questo è quanto rivelano due ricercatori universitari californiani che attraverso un sistema creato ad hoc (Hulk questo è il suo nome) hanno testato circa 48.000 estensioni scoprendo che quasi 5000 di esse avevano un comportamento anomalo.

Comunque sia le vendite della divisione Personal Systems Group sono salite del 12% nel trimestre in esame chiudendo a 8,7 miliardi di dollari, quasi tutti provenienti dal settore business.Anche la divisione Enterprise ha registrato una crescita con un incremento delle vendite del 2% pari a 6,9 miliardi di dollari. Al contrario il fatturato della divisione Print ha perso il 4% così come quello della divisione Services and Software.Lo studio ha esaminato nel dettaglio 16 grandi multinazionali, che a partire dal 2013 hanno maneggiato un patrimonio complessivo di oltre 4mila miliardi di dollari con fatturati di oltre 300 miliardi di dollari. E da quest’analisi sono risultati tre aspetti particolarmente importanti. Il primo è il rischio legato agli attacchi cosiddetti "man-in-the-browser”, basati su codici dannosi impiantati dall’hacker nel computer della vittima e che agiscono poi all’interno del browser: circa il 94% delle reti dei clienti osservate nel 2014 hanno generato traffico verso siti Web contenenti malware.

Il secondo fenomeno di grande impatto è quello delle botnet "hide and seek”. Circa il 70% delle reti osservate rilasciava query DNS per Dynamic DNS Domains, e a detta di Cisco questa è la dimostrazione della presenza di malfunzionamenti o compromissioni dovute a botnet che utilizzano DDNS per modificare l’indirizzo IP, in modo da evitare il rilevamento o l’inserimento in blacklist. Alcuni legittimi tentativi di connessione in uscita dalle reti aziendali sarebbero effettuati alla ricerca di domini DNS dinamici a partire da callback C&C in uscita, nell’intento di mascherare la posizione della loro botnet.Nulla a che vedere con il settore dell'informatica, ma con una passione che evidentemente coltiva da tempo: il basket. Diventa infatti dirigente sportivo dei Los Angeles Clippers di cui è diventato proprietario all'inizio di quest'anno per due miliardi di dollari.

I ricavi dalla vendita di prodotti sono stati di 9,53 miliardi di dollari, superiori ai 9,34 miliardi che erano attesi, e l'azienda ha anche confermato di avere staccato un dividendo di 19 centesimi per azione. L'azienda tuttavia ha messo in preventivo vendite nel terzo trimestre piatte o al meglio in crescita solo dell'uno per cento.La ricetta per continuare a crescere passa per il mercato cinese, che costituisce una potenziale area di forte crescita, tuttavia l'intenzione si sta dimostrando più complessa del previsto in quanto il Paese asiatico sta limitando l'accesso della tecnologia hardware straniera al proprio mercato.Stando a un'indagine preliminare condotta su larga scala da quattro ricercatori di EURECOM France ci sarebbero oltre 140mila dispositivi connessi all'Internet delle Cose che contengono vulnerabilità zero-day, backdoor, password facilmente aggirabili e altro.

Il problema è stato rilevato mediante una scansione automatica di 32.356 immagini del firmware in esecuzione su sistemi embedded all'interno di migliaia di dispositivi di rete. Di questi, 693 avevano almeno una vulnerabilità, e 38 contenevano bug zero day. Sono state poi identificate decine di possibili backdoor, file con "chiavi autorizzate", e credenziali di amministratore su oltre 101.000 dispositivi.Secondo i ricercatori potrebbero inoltre essere mezzo milione i dispositivi IoT che potevano essere condivisi in rete mediante firmware buggati, scaricati anche dal PlayStore di Google. Il dato richiederebbe ulteriori analisi oltre a quella preliminare, ma è comunque allarmante.Ancor prima del suo debutto, il Galaxy Alpha di Samsung è stato descritto come il prossimo anti-iPhone o come una versione in tono appena minore del Galaxy S5. Il nuovo smartphone della casa sudcoreana è un po’ di tutte queste cose, dal momento che racchiude caratteristiche di fascia alta (ma non eccelsa) dentro a un design molto essenziale e, per la prima volta in casa Samsung, dentro a una scocca metallica.

Una risposta, forse, ai ricorrenti commenti su quello che finora è stato un po’ il tallone d’Achille dell’azienda, cioè l’aver creato smartphone anche di notevole pregio ma pur sempre "plasticosi” se paragonati all’eleganza e ai materiali usati da Apple.Il Galaxy Alpha presenta dunque un design a mattonella sottile (appena 6,7 millimetri) e con angoli smussati, includendo una cover posteriore descritta da Samsung come soffice e leggera e che contribuisce a contenere il peso entro i 115 grammi. Lo schermo da 4,7 pollici ha una risoluzione di 1280 x 720 pixel, mentre il processore è un octa-core Exynos ottenuto dalla combinazione di due chip a quattro celle, uno da 1,8 GHz e uno da 1,5 GHz. Estetica e velocità, dunque, saranno probabilmente due punti forti di questo modello.Nel medesimo lasso di tempo, più in generale l'utile netto trimestrale di Lenovo è passato dai 174 milioni di dollari dello scorso anno ai 213,5 milioni di dollari attuali, con un balzo in avanti del 23%. Stupendo tutti, appunto, perché le stime degli analisti, riportate da Bloomberg, parlavano di una cifra intorno ai 197,3 milioni di dollari. I ricavi del quarter sono invece saliti del 18%, fino a quota 10,4 miliardi di dollari.

Il merito di queste performance non è, in ogni caso, solo degli smartphone. Anche i personal computer (categoria che rappresenta ancora l’80% del giro d’affari della compagnia) sono riusciti a crescere, con un +12% segnato dai portatili a marchio Lenovo, a fronte di un mercato globalmente in calo del 3,7%. Calo che continuerà ancora nel corso di quest’anno, a detta degli analisti, e che secondo Idc si attesterà intorno al 12%.

Tutto questo non tocca però l’azienda di Beijing, che così ha commentato, per bocca del suo amministratore delegato Yang Yuanqing: "Mentre l’industria dei Pc è in ripresa, il mercato degli smartphone continua a diventare sempre più mainstream, e ora che le acquisizioni di Motorola Mobility e di Ibm x86 stanno per concludersi vediamo ancora più opportunità per continuare a crescere velocemente”. Il colosso cinese ha acquistato Motorola Mobility da Google lo scorso gennaio, pagandola 2,91 miliardi di dollari, a pochi giorni dalla passaggio nelle sue mani della divisione server di Ibm, comprata per 2,3 miliardi. Entrambe le operazioni societarie dovrebbero diventare effettive entro la fine dell’anno.

Posted by: traumvondir at 02:36 AM | No Comments | Add Comment
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