September 03, 2014

Batteria Dell Precision M4600

Il problema è stato rilevato mediante una scansione automatica di 32.356 immagini del firmware in esecuzione su sistemi embedded all'interno di migliaia di dispositivi di rete. Di questi, 693 avevano almeno una vulnerabilità, e 38 contenevano bug zero day. Sono state poi identificate decine di possibili backdoor, file con "chiavi autorizzate", e credenziali di amministratore su oltre 101.000 dispositivi.Secondo i ricercatori potrebbero inoltre essere mezzo milione i dispositivi IoT che potevano essere condivisi in rete mediante firmware buggati, scaricati anche dal PlayStore di Google. Il dato richiederebbe ulteriori analisi oltre a quella preliminare, ma è comunque allarmante.

Una risposta, forse, ai ricorrenti commenti su quello che finora è stato un po’ il tallone d’Achille dell’azienda, cioè l’aver creato smartphone anche di notevole pregio ma pur sempre "plasticosi” se paragonati all’eleganza e ai materiali usati da Apple.Apple non è messa meglio quanto a diversity etnica, dal momento che soltanto il 7% dei dipendenti è di colore e solo il 6% è ispanico; per avere un’idea, si pensi che negli Stati Uniti, secondo i dati di US Census, i bianchi rappresentano il 63% della popolazione mentre gli ispanici sono il 17% e gli afroamericani il 13%. Questo trionfo del "white male American” purtroppo non stupisce, ma anzi trova conferma in società come Google, Yahoo, Facebook e Twitter, affondando in cause socio-economiche e culturali complesse da analizzare. E tuttavia non può essere ignorato né per ragioni etiche né – più cinicamente – di immagine.

Tim Cook lo sa bene, tant’è durante il suo mandato di Ceo ha promosso il cubano Eddy Cue al ruolo di vice president della divisione Internet software and services, e ha nominato Angela Ahrendts (in precedenza amminsitratore delegato di Burberry) a capo della divisione retail di Apple. Susan Wagner, dirigente di BlackRock, ha invece sostituito Bill Campbell nel Consiglio di Amministrazione della casa di Cupertino.Azioni isolate, che però non bastano a riequilibrare uno scenario costruitosi nel tempo. Cook lo ha ammesso esplicitamente: "Non sono soddisfatto dei numeri di questo report. Per noi non sono nuovi, e abbiamo lavorato duramente negli ultimi tempo per migliorarli. Stiamo facendo progressi, e siamo impegnati per diventare innovativi nella promozione delle diversity così come lo siamo nello sviluppo dei nostri prodotti”.

"Imbarcandosi nel viaggio verso un business più digitale”, scrive Hung LeHong, vice president e fellow di Gartner, "le aziende faranno leva su tecnologie che oggi sono considerate emergenti. Capire a che punto stia la propria impresa in questo viaggio, e dove si debba arrivare non determina soltanto l’entità del cambiamento da affrontare, ma anche una mappa che spiega come combinare le tecnologie necessarie per questa evoluzione”.Non è tutto oro ciò che luccica fra i cinguettii di Twitter. L’8,5% dei profili creati sulla piattaforma di microblogging, ovvero circa 23 milioni di account, non corrisponderebbero a utenti in carne e ossa, società o gruppi legittimi, bensì a bot create (fra le altre cose) per generare spam e link in entrata. Lo ha ammesso la stessa Twitter in un documento ufficiale, destinato alla Securities and Echange Commission statunitense.Sul tema è intervenuto Alfonso Correale, group sales manager, Southern Europe di Verizon, spiegando come alcuni temi non inediti – il software-defined everything, i big data analytics e il private cloud – stiano oggi assumendo una valenza più profonda. A detta di Verizon, questo cambiamento diventerà più accentuato nella seconda parte del 2014 e nel corso del prossimo anno.Il software-Defined Everything. Stiamo già osservando aziende come Oracle, NetApp e Hitachi Data Systems che hanno ampliato la propria offerta verso servizi software-based destinati alle infrastrutture cloud. L’offerta di queste software appliance continuerà a crescere, così come l’It tradizionale e i servizi cloud lavoreranno insieme per soddisfare la domanda di deployment globale, rapida scalabilità e fatturazione in modalità pay-as-you-go. Si cercherà un ecosistema di servizi It di classe enterprise che cresca in ambito cloud, e che supporti la migrazione di applicazioni business-critical e woarkload.

I Big Data analytics. Le aziende comprendono la potenza degli analytics, inclusa la capacità di reperire informazioni dalle attività di business e da ambienti globali, di osservare con attenzione i dati e di modificare i risultati di business. Molte aziende hanno già investito, in misura significativa, in analytics e questi investimenti proseguiranno. Il cloud fornisce una piattaforma naturale per la raccolta, l’analisi e la condivisione di Big Data. La flessibilità tipica delle tecnologie cloud è in grado di gestire una quantità quasi infinita di dati, di fornire potenza di calcolo on-demand per analizzarli in modo rapido ed efficiente e per supportarne la condivisione senza soluzione di continuità, con importanti vantaggi per le aziende, i partner e i clienti. I Big Data analytics basati sul cloud saranno quindi un punto focale per il settore nel prossimo futuro.Gli utenti di Windows Phone 7 dovranno dire addio a Skype. Già penalizzati dall’impossibilità di beneficiare di molti aggiornamenti software, i "pionieri” della prima ora di Windows su mobile avranno un’ulteriore sgradita sorpresa: Microsoft ha deciso di interrompere su questa versione della piattaforma il supporto al popolare servizio di videochiamata, VoIP e instant messaging di sua proprietà. Il motivo è spiegato in un – laconico – blogpost, e sostanzialmente risponde a ragioni di aggiornamento e di sicurezza.La cessazione del supporto a Skype interessa anche gli utenti Symbian: anche loro non potranno più usare Skype, cosa che avevano potuto continuare a fare in questi ultimi mesi nonostante il ritiro, a febbraio, dell’applicazione dal Nokia Store. Le alternative sono nette: o si acquista un terminale Windows Phone 8, o Android o iOS, oppure – magari per ripicca – si abbandona Skype in favore di un’alternativa come WhatsApp, come Viber o come, per gli utenti business, BlackBerry Messenger.Business ed etica si possono conciliare? A detta di Ericsson, così come di molte grandi multinazionali oggi impegnate sul campo della responsabilità sociale, la risposta è sì. Come ogni anno, l’azienda svedese ha pubblicato il suo Sustainability e Corporate Responsibility Report (relativo ai risultati dell’anno precedente e validato dalla società PricewaterhouseCooper), potendo evidenziare diversi passi in avanti con iniziative di riduzione degli sprechi e dell’impatto ambientale, di miglioramento della sicurezza dei suoi 114mila dipendenti, di politiche di assunzione improntate alla diversity, e molto altro ancora.

Dal punto di vista del Business Responsabile, Ericsson è la prima azienda a effettuare una valutazione completa dell’impatto sui diritti umani, in linea con i nuovi Guiding Principles on Business and Human Rights delle Nazioni Unite; una conseguenza è stata, per esempio, la decisione di eliminare gradualmente le consegne di attrezzature in Iran. Accanto a ciò che riguarda gestione interna dell’azienda, il report evidenzia anche i progetti in cui tecnologie marchiate Ericsson hanno contribuito a creare connettività per popolazioni svantaggiate, a costruire smart city, a favorire lo sfruttamento dell’energia verde.A differenziare questi due notebook è infatti il processore, un Intel Core di quarta generazione nel caso dell’ EX2510 e Intel Pentium o Celerum nel caso dell’EX2509. Invariate, invece, sia la dimensione dello schermo da 15 pollici, sia la dotazione software, basata su Windows 8.1 e sui relativi strumenti di produttività. Per quanto riguarda la possibilità di un utilizzo mobile, nonostante le dimensioni del display questi Extensa contengono il peso entro i 2,5 chili e presentano un design sottile, oltre a promettere sette ore di autonomia e dunque un funzionamento continuativo per quasi un’intera giornata di lavoro.

Per questa serie, inoltre, Acer ha sviluppato alcune soluzioni mirate a migliorare l’efficienza e la produttività, come per esempio un touchpad particolarmente preciso e che promette una riduzione fino al 94% dei clic non intenzionati o degli errori nei gesti di scorrimento, tocco, eccetera. La tastiera dal canto suo propone tasti a isola ben distanziati fra loro e tastierino numerico completo, e promette una digitazione piacevole ed estremamente silenziosa. Il design della tastiera, inoltre, migliora il feedback tattile e riduce al minimo gli errori di digitazione.Questo permetterà, nel giro di qualche mese, di garantire la cifratura delle email da mittente a destinatario e di creare una sorta di "tunnel” sicuro per gli scambi di comunicazione fra utenti, cioè fra gli utenti che dovessero scegliere di installare il plug-in. I piani prevedonola messa a punto di una prima versione dell’estenzione in autunno, per poi introdurre in seguito il servizio per la cifratura dell’applicazione mobile di Yahoo Mail, mentre il lancio al pubblico arriverà nei primi mesi del 2015.

"Nell’era post-Snowden c’è una corrente di nichilismo che ci impedisce di focalizzaci sulla vera realtà. Come industria abbiamo fallito. Abbiamo fallito dalla missione di proteggere gli utenti”, ha dichiarato Stamos.

"Chi fa la nostra professione non ha mai avuto un ruolo così importante”, ha proseguito, davanti alla platea della conferenza. "Attraversiamo un momento storico in cui chi fa il nostro lavoro ha la capacità di decidere se Internet debba diventare il fulcro della democratizzazione e della libertà di espressione, come abbiamo sempre pensato che dovesse essere, oppure se diventerà uno strumento di opprezzione, censura e controllo al servizio dei goversni, siano essi democratici o no”.Quando si pensa ai concetti di velocità, produttività e determinazione nel far crescere il proprio business, il pensiero va naturalmente alle aziende cinesi. Per questo non c’è destinatario migliore di Baidu, il motore di ricerca più usato nel Paese che vanta la più ampia audience online, per beneficiare di una soluzione di data center "chiavi in mano”, rapida da implementare e capace di coniugare efficienza e costi contenuti. A firmarla, nel caso del gigante del Web cinese, è stata Schneider Electric: l’azienda ha fornito una serie di soluzioni per data center prefabbricati, con cui Baidu realizzerà un nuovo centro dati containerizzato.In futuro, sia Baidu sia Schneider Electric "studieranno ulteriori possibilità di cooperazione in ambito data center”, secondo le dichiarazioni ufficiali, "proseguendo in un percorso di innovazione verso la realizzazione del data center del futuro, nell’era del cloud computing e dei Big Data”.Amd batte ogni precedente record in fatto di elaborazione grafica: la sua nuova Gpu per server Amd FirePro S9150, appena presentata e la cui disponibilità è prevista nel corso del terzo trimestre, è la prima in grado di superarare la barriera dei 2 TFlops in precisione doppia. Questo modello, chiaramente pensato per sostenere le attività dell’High Performance Computing, arriva infatti a una potenza di 5,07 TFlops in precisione singola e di 2,53 TFlops in precisione doppia (un valore che corrisponde alla metà di quello registrato in precisione singola).

Alla grande capacità di calcolo di questa Gpu contribuiscono anche i suoi 16 GB di memoria Gddr5 (il 33% in più rispetto alla concorrenza), l’interfaccia di memoria a 512 bit e un’ampiezza di banda di 320 GB/s; l’unità si basa su architettura Graphics Core Next. A queste caratteristiche si accompagna un livello massimo di consumo pari a 235 Watt.Amd ha anche presentanto la nuova Gpu per server Amd FirePro S9050, con 12GB di memoria GddrR5, supporto alla memoria Error Correcting Code (Ecc) e prestazioni grafiche e di calcolo che arrivano a 3,2 TFlops in precisione singola e a 806 GFlops in precisione doppia. Altre caratteristiche sono l’interfaccia di memoria a 384 bit, un’ampiezza di banda pari a 264 GB/s e il supporto a OpenCL 1.2, mentre il consumo massimo dichiarato è di 225 Watt. Anche questo modello sarà reso disponibile da qui alla fine di settembre, e al pari della scheda FirePro S9050 sarà distribuito a livello globale da Sapphire Technology.Da un lato la prima fonte di informazione, libera e collettiva, del Web. Dall’altro il diritto (ma sul termine si potrebbe polemizzare) a risultare invisibile, a farsi dimenticare. Wikipedia promette battaglia al "right to be forgotten” imposto a maggio da una corte europea, e in base al quale i motori di ricerca – Google in primis – in Europa saranno tenuti a cancellare dalle pagine dei risultati i link su cui sia stata fatta una lecita richiesta di oscuramento, per esempio in caso di informazioni che violino la privacy senza rilevanti scopi informativi.

Posted by: traumvondir at 02:53 AM | No Comments | Add Comment
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