October 15, 2014

Batteria Asus G53S

Il produttore cinese do smartphone Xiaomi ha annunciato un importante aggiornamento alla versione 6 di Miui, una ROM fortemente personalizzata di Android 4.4.2 KitKat già presente sugli smartphone dell'azienda. Alcune indiscrezioni confermano quanto era già trapelato in occasione dell'annuncio del tablet Mi Pad: da questa release in avanti Miui dovrebbe essere graficamente più affine ad iOS piuttosto che ad Android come avvenuto in passato.Per il momento si tratta di indiscrezioni quindi bisognerà attendere la pubblicazione ufficiale per maggiori dettagli. Quel che è certo è che Xiaomi sta diventando un produttore sempre più pericoloso perché attualmente ha già conquistato in quattro anni 70 milioni di utenti a livello globale, e sta potenziando il settore tablet oltre a quello della telefonia.

Da notare in più che oltre ad essere preinstallato sugli smartphone Xiaomi, Miui può anche essere scaricato e installato sugli smartphone Android prodotti da altre aziende.Telecom Italia prosegue nella sua operazione di "rebranding” dei servizi consumer. Dopo video (TimVision), musica (TimMusic) e libri (TimReading) è ora la volta dei giochi, con la trasformazione di Cubogiochi in TimGames. Con l’occasione, la piattaforma online si arricchisce anche di nuovi contenuti: i titoli disponibili, aggiornati con cadenza settimanale, sono oggi oltre mille e settecento. Gli esempi vanno dal gioco d’azione rompicapo Jail Ran HD di Electronic Arts fino a Championship Street Racing 3D di Handson, per sfrecciare sulle strade di metropoli di fama mondiale in una serie di emozionanti eventi in 3D. Le offerte di Tim permettono sia di acquistare giochi "on demand” sia di attivare il servizio in abbonamento.IDC tira le somme del mercato della telefonia mobile nel secondo trimestre, che si chiude senza grosse novità rispetto a quelli precedenti. Android e iOS continuano a dominare il mercato degli smartphone, anche se è il sistema operativo mobile di Google che continua a crescere di più.

Di Internet delle cose (o IoT, Internet of Things, in inglese) si parla moltissimo, tanto che recentemente Gartner ha definito questa tecnologia la più "chiacchierata” del 2014. Dalle chiacchiere alla realtà, però, la strada è ancora moltissima. Così il mercato ha bisogno di maturare, anche se segnali concreti già cominciano a vedersi. Samsung, per esempio, ha deciso di acquisire una piccola società americana specializzata chiamata SmartThings. Nata nel 2012, l’azienda ha creato una tecnologia che permette di sincronizzare più dispositivi con un unico smartphone o con un sistema hardware. Secondo quanto rivelato da Samsung, SmartThings continuerà a operare in modo indipendente, anche se la sua sede si sposterà da Washington al centro di ricerca di Paolo Alto della società sudcoreana.

Il valore dell’operazione non è stato ufficialmente rivelato, ma secondo il sito statunitense TechCrunch dovrebbe aggirarsi intorno ai duecento milioni di dollari. SmartThings, che per gestire il suo sistema di dispositivi intelligenti realizza sensori e attuatori di vario tipo, era partita cercando finanziatori tramite KickStarter raccogliendo 1,2 milioni di dollari. Poi, visti gli ottimi risultati, l’azienda è arrivata a raggiungere e superare i quindici milioni di dollari.Lenovo ancora una volta stupisce tutti, ed è merito anche degli smartphone. L’azienda, già primo produttore di personal computer su scala globale, oggi è anche ufficialmente il primo marchio di telefonia nella sua terra natale, la Cina, nonché il quarto nel mondo dietro Samsung, Apple e Huawei: in un anno, le vendite trimestrali di smartphone sono cresciute del 39%, arrivando a 15,8 milioni di unità distribuite dall’inizio di aprile alla fine di giugno. Il dato emerge dai risultati del primo quarter fiscale 2014, chiusosi appunto il 30 giugno, e dal confronto con lo stesso periodo dell’anno precedente.

Nel medesimo lasso di tempo, più in generale l'utile netto trimestrale di Lenovo è passato dai 174 milioni di dollari dello scorso anno ai 213,5 milioni di dollari attuali, con un balzo in avanti del 23%. Stupendo tutti, appunto, perché le stime degli analisti, riportate da Bloomberg, parlavano di una cifra intorno ai 197,3 milioni di dollari. I ricavi del quarter sono invece saliti del 18%, fino a quota 10,4 miliardi di dollari.Il merito di queste performance non è, in ogni caso, solo degli smartphone. Anche i personal computer (categoria che rappresenta ancora l’80% del giro d’affari della compagnia) sono riusciti a crescere, con un +12% segnato dai portatili a marchio Lenovo, a fronte di un mercato globalmente in calo del 3,7%. Calo che continuerà ancora nel corso di quest’anno, a detta degli analisti, e che secondo Idc si attesterà intorno al 12%.

Tutto questo non tocca però l’azienda di Beijing, che così ha commentato, per bocca del suo amministratore delegato Yang Yuanqing: "Mentre l’industria dei Pc è in ripresa, il mercato degli smartphone continua a diventare sempre più mainstream, e ora che le acquisizioni di Motorola Mobility e di Ibm x86 stanno per concludersi vediamo ancora più opportunità per continuare a crescere velocemente”. Il colosso cinese ha acquistato Motorola Mobility da Google lo scorso gennaio, pagandola 2,91 miliardi di dollari, a pochi giorni dalla passaggio nelle sue mani della divisione server di Ibm, comprata per 2,3 miliardi. Entrambe le operazioni societarie dovrebbero diventare effettive entro la fine dell’anno.Il calcolo si riferisce ai dati aggiornati alla fine di giugno. La società ha specificato, in ogni caso, come non tutti questi 23 milioni di profili siano un mezzo per propagare spam: soltanto il 5% degli account, a detta di Twitter, risponde a questo scopo, mentre altre bot vengono create per fini legittimi, per esempio per offrire customer care o per aggregare notizie.

In ogni caso, per gli inserzionisti il risultato è il medesimo, ovvero l’assenza di un target "umano” a cui indirizzare i propri messaggi pubblicitari. Nel secondo trimestre di quest’anno il social network ha rastrellato 277 milioni di dollari di introiti pubblicitari, una cifra più che doppia rispetto a quella del secondo quarter del 2013 e per l’81% rappresentata dalle inserzioni per il mobile. e per ben l’81% legati alla raccolta pubblicitaria per il mobile.Nel medesimo report, Twitter ha anche svelato che circa il 3% dei profili attivi mensili, 8 milioni, utilizza TweetDeck o Twitter for Mac. L’11% degli utenti, invece, accede al social network attraverso applicazioni che non sono di proprietà dell’azienda dell’uccellino, come per esempio Tweetbot o Flipboard. Oggi la piattaforma vanta 271 milioni di utenti attivi mensili, il 24% in più rispetto a un anno fa, con 16 milioni di nuovi account creati nel solo secondo trimestre del 2014.Amd allarga i suoi orizzonti fino ai territori della tecnologia Solid State Drive. Il produttore di chip ha, infatti, annunciato una nuova linea di memorie Ssd sotto il marchio Radeon, finora conosciuto per le sue schede grafiche. La gamma, il cui lancio ufficiale è previsto entro la fine dell’anno, si chiamerà Radeon 7 e includerà modelli da 120 GB, 240 GB e 480 GB.

Sul tema è intervenuto Alfonso Correale, group sales manager, Southern Europe di Verizon, spiegando come alcuni temi non inediti – il software-defined everything, i big data analytics e il private cloud – stiano oggi assumendo una valenza più profonda. A detta di Verizon, questo cambiamento diventerà più accentuato nella seconda parte del 2014 e nel corso del prossimo anno.Il software-Defined Everything. Stiamo già osservando aziende come Oracle, NetApp e Hitachi Data Systems che hanno ampliato la propria offerta verso servizi software-based destinati alle infrastrutture cloud. L’offerta di queste software appliance continuerà a crescere, così come l’It tradizionale e i servizi cloud lavoreranno insieme per soddisfare la domanda di deployment globale, rapida scalabilità e fatturazione in modalità pay-as-you-go. Si cercherà un ecosistema di servizi It di classe enterprise che cresca in ambito cloud, e che supporti la migrazione di applicazioni business-critical e woarkload.

I Big Data analytics. Le aziende comprendono la potenza degli analytics, inclusa la capacità di reperire informazioni dalle attività di business e da ambienti globali, di osservare con attenzione i dati e di modificare i risultati di business. Molte aziende hanno già investito, in misura significativa, in analytics e questi investimenti proseguiranno. Il cloud fornisce una piattaforma naturale per la raccolta, l’analisi e la condivisione di Big Data. La flessibilità tipica delle tecnologie cloud è in grado di gestire una quantità quasi infinita di dati, di fornire potenza di calcolo on-demand per analizzarli in modo rapido ed efficiente e per supportarne la condivisione senza soluzione di continuità, con importanti vantaggi per le aziende, i partner e i clienti. I Big Data analytics basati sul cloud saranno quindi un punto focale per il settore nel prossimo futuro.Il private cloud. Le aziende continueranno a utilizzare l’infrastruttura di cloud pubblico per sviluppo, test e workload non critici, ma quando saranno pronte a spostare nella nuvola funzioni chiave di business e dati critici investiranno nel cloud privato. Alcuni di questi cloud privati saranno realizzati e gestiti in data center proprietari, mentre altri saranno gestiti da cloud provider presso data center esterni. L’idea è di creare un ambiente di nuvola sicuro, robusto e affidabile, oltre a servizi di livello enterprise che guideranno la trasformazione del business.

Il risultato di questa mossa è che "nel giro di qualche settimana”, gli utenti possessori di telefoni Lumia o di altri smartphone con a bordo Windows Phone 7 non potranno più usare Skype in nessuna forma. Microsoft consiglia anche di cancellare eventuali sottoscrizioni che non siano più utilizzabili (per esempio se un utente sfrutta soltanto il suo Windows Phone 7 per connettersi), in modo da evitare addebiti futuri; chi, invece, avesse del credito in sospeso può contattare il supporto clienti di Microsoft per verificare l’eventuale possibilità di rimborso.Il verdetto non lascia dunque alcun margine per un appello: Le ultime versioni di Skype sono le migliori, ma non possono funzionare su Windows Phone 7. E il problema è tanto più grave se si pensa che questa versione della piattaforma operativa non può essere aggiornata alla successiva Windows Phone 8.1, in corso di rilascio in queste settimane in alcuni Paesi (non ancora in Italia).

La cessazione del supporto a Skype interessa anche gli utenti Symbian: anche loro non potranno più usare Skype, cosa che avevano potuto continuare a fare in questi ultimi mesi nonostante il ritiro, a febbraio, dell’applicazione dal Nokia Store. Le alternative sono nette: o si acquista un terminale Windows Phone 8, o Android o iOS, oppure – magari per ripicca – si abbandona Skype in favore di un’alternativa come WhatsApp, come Viber o come, per gli utenti business, BlackBerry Messenger.Business ed etica si possono conciliare? A detta di Ericsson, così come di molte grandi multinazionali oggi impegnate sul campo della responsabilità sociale, la risposta è sì. Come ogni anno, l’azienda svedese ha pubblicato il suo Sustainability e Corporate Responsibility Report (relativo ai risultati dell’anno precedente e validato dalla società PricewaterhouseCooper), potendo evidenziare diversi passi in avanti con iniziative di riduzione degli sprechi e dell’impatto ambientale, di miglioramento della sicurezza dei suoi 114mila dipendenti, di politiche di assunzione improntate alla diversity, e molto altro ancora.Tim Cook lo sa bene, tant’è durante il suo mandato di Ceo ha promosso il cubano Eddy Cue al ruolo di vice president della divisione Internet software and services, e ha nominato Angela Ahrendts (in precedenza amminsitratore delegato di Burberry) a capo della divisione retail di Apple. Susan Wagner, dirigente di BlackRock, ha invece sostituito Bill Campbell nel Consiglio di Amministrazione della casa di Cupertino.Azioni isolate, che però non bastano a riequilibrare uno scenario costruitosi nel tempo. Cook lo ha ammesso esplicitamente: "Non sono soddisfatto dei numeri di questo report. Per noi non sono nuovi, e abbiamo lavorato duramente negli ultimi tempo per migliorarli. Stiamo facendo progressi, e siamo impegnati per diventare innovativi nella promozione delle diversity così come lo siamo nello sviluppo dei nostri prodotti”.

"Imbarcandosi nel viaggio verso un business più digitale”, scrive Hung LeHong, vice president e fellow di Gartner, "le aziende faranno leva su tecnologie che oggi sono considerate emergenti. Capire a che punto stia la propria impresa in questo viaggio, e dove si debba arrivare non determina soltanto l’entità del cambiamento da affrontare, ma anche una mappa che spiega come combinare le tecnologie necessarie per questa evoluzione”.Non è tutto oro ciò che luccica fra i cinguettii di Twitter. L’8,5% dei profili creati sulla piattaforma di microblogging, ovvero circa 23 milioni di account, non corrisponderebbero a utenti in carne e ossa, società o gruppi legittimi, bensì a bot create (fra le altre cose) per generare spam e link in entrata. Lo ha ammesso la stessa Twitter in un documento ufficiale, destinato alla Securities and Echange Commission statunitense.

Posted by: traumvondir at 02:44 AM | No Comments | Add Comment
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